“Agili”, anche lavorando alla scrivania.

Il movimento è fondamentale nella nostra vita e, anche in ufficio, è fonte di benessere e di salute. Lo sostiene Michele De Lucchi con La Passeggiata e lo provano numerose ricerche che individuano come non salutare la staticità e dimostrano al contrario i vantaggi fisici e psicologici di una postura dinamica, a partire dalla scrivania che gli ergonomi suggeriscono del tipo “sit-stand”.

 

Lo stile di vita sedentario è negativo: uno studio dimostra che un 45 enne che trascorre seduto 11 ore al giorno ha il 40% di probabilità in più di morire nei prossimi tre anni.
Allora si, senza dubbio, a palestra, passeggiate, nuoto, bicicletta, attività all’aperto… ma che fare durante le circa 8 ore al giorno che dedichiamo al lavoro?

Un ufficio organizzato per activity settings si rivela più salutare rispetto a quello che ci inchioda a un unico piano di lavoro e le aziende che offrono palestre, aree per lo yoga e corsi di ginnastica fanno molto più che offrire una pausa di relax ai propri dipendenti; lo stesso si può dire per le aziende che dotano gli uffici di scrivanie “sit-stand”, una tipologia poco usata in Italia ma molto diffusa e addirittura obbligatoria in diversi Paesi europei dove la Cultura del Benessere è più radicata (abbiamo pubblicato un articolo sulle sit- stand workstations a Orgatec) .

 

USM-cologne 2014-wow-webmagazine

(Didascalia foto sopra USM Kitos)

 

La qualità della vita forse comincia dai dettagli dalle cose che ci stanno più vicine e tendiamo a sottovalutare, come la scrivania: non a caso “We improve your life” è il motto di Linak che dal 1999 propone anche in Italia sistemi lineari elettrici e colonne di sollevamento per la regolazione in altezza dei piani di lavoro.

 

 

 

 

Prevenire è meglio che curare, come si dice e i vantaggi sulla salute (circolazione sanguigna, drenaggio, rinforzo muscolare, salute della colonna vertebrale, attivazione dell’attenzione, ecc) garantiti dall’alternare postura assisa e in piedi sono provati.
Esiste una norma UNI del 2011 tutt’ora valida, ma le norme sono volontarie e forse servirebbe qualche incentivo per sensibilizzare le aziende su questo tema.

Da diversi anni Assufficio si batte affinché la tipologia sit-stand di scrivania sia presa in considerazione da INAIL premiando le aziende eccellenti che investono sul comfort e la salute dei dipendenti con una riduzione del premio da versare per ciascun dipendente.
Purtroppo la visione di INAIL riguardo a “prevenzione e sicurezza” si rivela obsoleta e ben lontana da una vera Cultura del Benessere alla quale auspicherebbe l’intera community italiana del best Workplace.

 

La norma UNI EN 527-1:2011

La UNI EN 527-1:2011 “Mobili per ufficio-Tavoli da lavoro e scrivanie-Parte 1: Dimensioni” che aggiorna la precedente edizione del 2000, specifica le dimensioni dei tavoli da lavoro e delle scrivanie per le attività da svolgere in ufficio, stando seduti o in piedi. Rispetto alla precedente edizione la norma aggiorna le dimensioni delle scrivanie tenendo conto del progresso tecnologico dei PC dotati ormai tutti di schermo piatto che consente di avere tavoli per ufficio con profondità decisamente inferiori.

La nuova norma suddivide le scrivanie classificandole in 4 tipi:
Tipo A: ad altezza regolabile (in continuo, anche da parte dell’utente)
Tipo B: ad altezza selezionabile (al momento dell’installazione)
Tipo C: ad altezza fissa
Tipo D ad altezza regolabile o selezionabile, ma con un intervallo di regolazione ridotto.

La norma introduce anche il concetto di “sit-stand desk” tavoli da ufficio che possono essere utilizzati anche stando in piedi e che consentono così all’utilizzatore di cambiare frequentemente posizione evitandogli di stare seduto per molte ore consecutive.
La nuova edizione presenta anche altre variazioni: ad esempio lo spazio per le gambe viene ampliato per consentire all’utilizzatore di muoversi più liberamente mentre, per quanto riguarda le scrivanie ad altezza fissa, il piano di lavoro viene generalmente innalzato.

 

Camminare …alla scrivania.


Qualcuno si è chiesto perché stare in piedi alla scrivania quando sarebbe ancora più salutare camminare? La soluzione, in verità piuttosto ridicola, è quella di dotare la workstation di un tapis roulant. Non è uno scherzo, lo studio è stato condotto in Canada e pubblicato nella rivista Computers in Human Behavior. I risultati sono sorprendenti: maggiore attenzione e stimolazione della memoria a breve termine.
Una soluzione da prendere in considerazione per risparmiare la quota d’iscrizione alla palestra!

 

amminare-scrivania-wow-webmagazine

 

Status e visione dinamica anche nel tavolo executive.(Foto sotto) Element, disegnato da Foster +Partners per Unifor, è un tavolo meeting di grande eleganza che risponde a una visione più dinamica anche per l’ambiente executive. Per il manager che non ama la staticità prevede il doppio utilizzo come ampia scrivania rotonda o tavolo riunioni, in entrambe le modalità permette di scegliere la posizione in piedi o seduti. La regolazione in altezza del pesantissimo piano di lavoro si regola magicamente premendo un bottone nascosto.