Michela Spinola di Well Made Factory, racconta a WOW! il design concept della sede Ideal Standard a Milano, situata nei building progettati da Dante Benini nell’ambito della riqualificazione dell’area dismessa voluta da Matteo Cabassi, un sito importante per Milano con il quale i nuovi uffici, fluidi e aperti alla città, vogliono dialogare.
La nuova sede Borsi9 si colloca in un quartiere milanese in grande trasformazione e orientato alla creatività; nello stesso complesso che ospita Domus Academy e Naba, due prestigiose istituzioni nel campo del design e della sperimentazione progettuale.
Ideal Standard ha trasformato gli ampi spazi dell’edifico, progettato da Dante O. Benini & Partners Architects, in un luogo di relazione e di condivisione di idee. L’obiettivo è quello di favorire in modo fluido e spontaneo l’interazione e il pensiero circolare tra professionalità e creatività diverse, stimolando la capacità di creare qualità e incentivare l’innovazione.
“La nuova sede milanese nasce come piattaforma di pensiero dove diverse professionalità e creatività possano incontrarsi, sperimentare i prodotti, portare le loro esperienze e arricchire la loro formazione. E ispirare a loro volta il nostro lavoro.” ha dichiarato Eugenio Cecchin, AD di Ideal Standard in occasione dell’opening.
Questa riflessione sulla nuova identità dell’ambiente di lavoro è stata approfondita dall’architetto Michela Spinola di Well Made Factory “A chi mi chiede in quale forma evolva lo spazio e quali siano le dinamiche lavorative di oggi, mi sento di rispondere che innanzitutto lo spazio di lavoro deve restituire una chiara identità condivisa sì con il committente, ma soprattutto condivisa con le persone che fruiranno degli spazi.
Le risorse umane sono il centro della progettazione di uno spazio di lavoro e lo devono essere sia in fase di progettazione che in fase di operatività.
A noi architetti, forti di una formazione tecnica e umanistica, tocca il delicato e complesso compito di dialogare e far dialogare tra loro tutti gli attori: amministratori pubblici, società e soprattutto i manager.
A loro dobbiamo rivolgerci per comprendere ed elaborare le dinamiche interne tra persone, le loro interrelazioni, le modalità con cui svolgono il loro lavoro e con loro valutare nuovi scenari capaci di restituire luoghi per pensare ed agire in maniera costruttiva per l’azienda.
E’ da queste dinamiche che scaturisce la forma dello spazio e la sua identità; e abbracciando il cambiamento culturale e antropologico in atto siamo stati concordi che l’ufficio dovesse ospitare spazi in grado di stimolare in modo propositivo sia le capacità e le specificità dei singoli, sia spazi per stimolare il confronto e le interrelazioni personali.”
Il progetto di interior design, firmato da Michela Spinola di Well Made Factory, prevede, oltre agli uffici, anche showroom, area training-lab dedicata alla formazione, coworking, spazi di progettazione e zone relax dove professionisti di settori diversi possano incontrarsi e confrontarsi.
Luoghi di relazione all’interno dell’edificio, ma anche luoghi di contaminazione con il tessuto urbano attraverso la programmazione di eventi aperti al pubblico, con l’intento di attivare nuovi dialoghi con la città divenendo partner delle istituzioni locali e punto di riferimento per i cittadini.
Ideal standard: l’acqua e una nuova chiave di lettura per l’ufficio.
Milano è stata anticamente città d’acqua con i suoi canali e i suoi navigli e Ideal Standard, azienda che negli ultimi anni ha concentrato proprio sull’acqua e il suo corretto utilizzo la sua ricerca, ha fortemente voluto la sua presenza a pochi passi dal Naviglio pavese.
L’ingresso agli uffici è valorizzato dalla presenza di specchi d’acqua che rifrangono la luce sul futuristico edificio realizzato in ferro e sulle grandi vetrate che nel concept iniziale del suo ideatore, arch. Dante O. Benini, dovevano restituire a ogni piano l’idea di “abitare un attico”.
Gli spazi interni dell’area ufficio sono strutturati in grandi open space e uffici direzionali separati da pareti vetrate trasparenti (Universal Selecta) che amplificano la luce naturale e riducono al minimo l’uso di sistemi illuminotecnici.
Sale riunioni e luoghi di incontro sono ubicati nelle parti più interne e centrali, come elementi generatori di condivisione e informazione.
Nel dare forma e sostanza alla “vision” aziendale, il piano terra ospita un coworking, spazio di condivisione tra professionisti e azienda; un’area training spazio di insegnamento e apprendimento delle tecniche di progettazione, trasmesse da una azienda che annovera più di 100 anni di esperienza nel “mondo bagno”. Infine ospita lo showroom allestito con un percorso estetico ed olfattivo dove vengono presentati i prodotti ma anche la tecnica di solito nascosta agli occhi del cliente dalla fisicità dei muri.
Un grande schermo accoglie il pubblico e racconta il know-how dell’azienda, per poi lasciare che i prodotti si mostrino nel loro nuovo design e nella loro storica affidabilità in una declinazione di usi privati e pubblici, adattabili a tutte le esigenze.
Testo di arch Michela Spinola
Foto courtesy Universal Selecta
Sinetica e Universal Selecta sono tra i fornitori