La creatività può trasformare anche i rifiuti in materiali WOW! per il design. Questo è il messaggio di Buxkin, azienda olandese che ha fatto della sostenibilità e del riciclo il suo marchio di fabbrica: il prototipo di seduta del designer Marco Iannicelli, in cannettato di cuoio tritato, ne ha costituito un ottimo esempio al Live Work Design di Archiproducts al FuoriSalone 2016.
Sostenibilità e riciclo sono due facce della stessa medaglia, un’attenzione ai materiali che va oltre l’oggetto, in una visione più ampia dei modi e del processo di produzione, dell’ambiente e della società.
“I nostri prodotti sono fatti principalmente di materiale riciclato, scarti o materiali naturali”, spiegano Jan Veldhoen e Wilma Dijkgraaf fondatori di Buxkin. “La nostra missione è di contribuire a risolvere il problema dei rifiuti nel mondo. I materiali naturali, poi, sono più confortevoli. Ciò che li rende speciali è il loro look and feel”.
Tra i materiali principali nel catalogo Buxkin troviamo il feltro e il cuoio, combinati anche insieme, in tre pattern: a listelli pressati, cannettato o fogli piatti in diversi colori. Materiali e pattern capaci di impattare anche sull’acustica: “Ciò che rende speciale i nostri prodotti”, continuano i due designer, “è il valore acustico. L’effetto eco è ridotto per la struttura a cannettato e lavorare in combinazione con il feltro offre un ottimo rendimento. È un aspetto a cui noi prestiamo molta attenzione”.
I materiali Buxkin possono essere utilizzati per i pavimenti o per i muri o per produrre oggetti di design, come nel caso della seduta progettata da Marco Iannicelli in due modelli, una più informale, con una struttura in legno, e una pensata per gli ambienti ufficio in acciaio, con lo schienale sostituito da una barra di supporto.
“Ho accettato la sfida di un materiale flessibile ma difficilmente applicabile ad oggetti tridimensionali”, spiega il designer. “Una freischwinger, molto elastica, pensata per diminuire i problemi alla schiena”.
Testo di Gabriele Masi.