Ways of living the office. Capanni.

“Capanni” da ufficio
I risultati del Laboratorio di Interni (Polimi) di Michele De Lucchi

“Il nuovo ufficio non nascerà dalla vecchia idea di ufficio, serve un cambio di mentalità progettuale” così Michele De Lucchi incita i suoi studenti a concentrarsi sui bisogni dell’uomo. Il brief fornito per il Laboratorio è stato: dare Spazio agli uomini, non mobili. Ripensare all’ufficio come a un ambiente dove ci si concentra e ci si relaziona con altre persone.
Le 13 proposte degli studenti di Michele De Lucchi pubblicate nella photogallery sono ricche di suggestioni, spunti ironici a volte anche molto provocatori.

Gli uffici contemporanei sono ampi spazi quasi sempre omologati e anonimi; l’“interno per interno” è un’idea che suggerisce soluzioni diverse alla vivibilità e all’iconografia dell’ufficio. Un secretaire in cui poter entrare, un oggetto all’interno del quale vivere, un arredo abitabile: questo doveva essere il prodotto finale.

Nei grandi open space c’è bisogno di luoghi in cui identificarsi. Non solo segnalati ma anche delimitati. I progetti degli studenti sono tante piccole “abitazioni” da ufficio; arredi personalizzabili in cui poter lavorare, bozzoli dove riflettere, incontrare e comunicare. L’idea del nido o del capanno da ufficio riconsidera l’individuo in quanto tale e non solo come membro di un team operativo.
Questi habitat minimi da posizionare in un interno definiscono un rapporto architettonico inedito tra l’uomo e il suo spazio di lavoro.

Laboratorio di Interni della Facoltà di Disegno Industriale del Politecnico di Milano (Prof. Michele De Lucchi; Prof.ssa Paola Silva Coronel; Cultore della materia Marco De Santi).

A cura di Paola Silva Coronel

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