Come un mantra ripetiamo all’infinito: “collaborazione, condivisione, concentrazione” parole chiave del workplace 3.0 che richiedono atmosfere informali e arredi dinamici per potersi esprimere al meglio. Divani lounge e sofà system diventano così oggetti molto stimolanti per i più creativi designer. Ecco le proposte più interessanti viste al Salone del Mobile e Fuori Salone 2017.
Lo smart working trova i suoi luoghi ideali soprattutto nei territori ibridi al confine tra relax e lavoro, ma anche nei luoghi di transito del mondo contract come le hall di albergo, nelle fluide aree di mezzo tra collettività e privacy ribattezzate aree lounge e in-between. Altrettanto fluidi e ibridi devono quindi essere le poltrone e i divani che le arredano e che assumono spesso il ruolo di workstation non convenzionali.
(Gallery, da sinistra: Estel, Sedus, Ares Line, Manerba)
Quali sono i requisiti base per un sofa system?
Innanzi tutto devono essere sedute accoglienti e confortevoli per ospitare adeguatamente un meeting (incontro informale non è sinonimo di incontro scomodo) e anche l’aspetto estetico ha un’importanza particolare perché il loro compito è vivacizzare e connotare con un’immagine riconoscibile aree di transito che rischiano l’anonimato; colori brillanti e forme inusuali sono quindi un must.
Devono anche essere flessibili, modulari, versatili e trasformabili per potersi adattare a spazi diversi e in grado di configurare composizioni che si possano modificare in caso di necessità.
Più che un catalogo di modelli diversi, grazie alla spiccata modularità, offrono all’utente la possibilità di disegnare il modello più adeguato alle sue esigenze utilizzando l’approccio co-design.
Per delimitare aree indisturbate possono assumere l’aspetto del bozzolo e integrare sistemi di isolamento acustico e/o visivo.
Integrano anche accessori ed elementi funzionali che vanno dal tavolino basso all’alloggiamento delle borse, dalla presa per l’alimentazione (anche senza cavi!) di lap-top e device al piano di lavoro (anche piani girevoli).
Come per ogni altro tipo di postazione di lavoro l’ergonomia è un requisito che non può essere messo in secondo piano.
Ecco le proposte più interessanti viste al Salone del Mobile e Fuori Salone.
Sedus, se:work, Design Sedus Design Team.
L’ergonomia e il benessere produttivo, alla base della visione di Sedus, hanno guidato la concezione di questo confortevole sistema di sedute la cui imbottitura, appositamente studiata e rinforzata da una membrana elastica, fornisce un supporto ottimale per la regione lombare. Il sistema offre diverse varianti di tavolo, incluso quello girevole, che si innesta rapidamente nel telaio. Il sistema di alimentazione consente di caricare le batterie anche senza la necessità di cavi, direttamente dalla superficie dei piani di lavoro. I componenti lineari possono essere ordinati in qualsiasi lunghezza e abbinati a piacere tra loro o con componenti curvi. Sono disponibili diversi tipi di gamba e, per i rivestimenti, 200 tessuti traspiranti e pelle.
Blå Station, Bob, design Thomas Bernstrand and Stefan Borselius.
Utilizzando il minimo numero possibile di moduli (5 tipologie ), offre opzioni compositive quasi illimitate per adeguarsi a tutti i tipi di spazi. E’ vendita a metri e ogni modulo misura solo 26 cm. E’ senza fronte né retro per offrire il meglio in tutte le direzioni.
Estel, Dolly, design Stefano Gallizioli.
Famiglia di divani, poltrone e panca modulare per arredare spazi collettivi. La versione Privè del divano, con schienale alto, garantisce un buon livello di privacy acustica. La configurazione con due divani alti contrapposti prevede un pannello tecnico imbottito che li unisce; può essere predisposto per l’attacco TV e dotato di tavolo elettrificato.
Nowy Styl Group, Tapa, design Mac Stopa.
Gioiose isole modulari composte da pouf mobili che ruotano attorno un perno. Ingegnosa nella sua semplicità, questa soluzione offre diverse possibilità di disposizione utilizzando gli stessi moduli. Il sistema è completato da pouf indipendenti nella stessa forma del modulo di base.
True Design, DNA, design Leonardo Rossano & Debora Mansur.
Avvolgente e iconica, questa panca modulare è composta da un singolo elemento in compensato di legno curvato, assemblato specularmente. Come suggerisce il nome si ispira alle forme dinamiche della biogenetica. E’ disponibile anche nella versione rivestita in pelle o tessuto.
Offect, Dune, design studio Front (Sofia Lagerkvist and Anna Lindgren).
Così leggero che sembra levitare, questo divano può ospitare fino a 8 persone; le esili gambe supportano il sedile asimmetrico e i tavolini dotati di socket di usb di ultima generazione.
Segis, Longway, Bartoli Design.
Si rinnova nel nome e nelle infinite composizioni possibili, il sofa-system per eccellenza, capace di snodarsi in modo sinuoso creando sedute, braccioli, curve al centro o alle estremità, in un susseguirsi di segni dal forte impatto visivo e divertenti giochi di forme.
Lapalma, Plus, design Francesco Rota.
Forme morbide e massima componibilità per un sistema composto da moduli seduta di tre differenti forme (pianta quadrata, rettangolare oppure a U) in due differenti altezze con la possibilità di integrare il pannello divisorio Screen che funge anche da vero e proprio schienale. In alternativa esistono due schienali imbottiti. Può essere accessorio con cuscini, braccioli e allacciamenti per la ricarica di cellulari e notebook.
Manerba, Undecided Sofa, design Raffaella Mangiarotti e Ilkka Suppanen.
Un divano che si trasforma attraverso la scelta dell’altezza e del colore; gli invitanti e morbidi cuscini che lo compongono forniscono l’adeguato isolamento acustico.
Luxy, Puzzle design Itamar Harari.
I tre moduli del sistema (uno, due e tre posti a L) si combinano in varie combinazioni geometriche sottolineate dal disegno delle cuciture. Può integrare lampada e tavolino.
Ares Line, Base, Frigerio Design.
Poltrone e piccoli tavoli da lavoro integrati in un sistema modulare componibile di pannelli fonoassorbenti lineari e curvi che delimitano visivamente aree di privacy e garantiscono il fonoisolamento adeguato per collaborare, concentrarsi e rilassarsi.
Moroso, Bell Lab, design Ron Arad.
Nasce da un progetto site specific per l’ex centro R&D della Bell Industry progettato da Eero Saarinen in New Jersey. Ron Arad parte dal disegno delle grandi lastre rettangolari bianco, nero e grigio a pavimento che sviluppa in grossi cilindri grigi sovrapposti orizzontalmente nelle stesse dimensioni e colori per comporre la seduta e lo schienale del divano.
Alias, Okome, design Nendo.
Ci aveva già affascinato a Orgatec questa famiglia di sedute e schienali, caratterizzati forme morbide e naturali e curve di ampio raggi, che evoca i ciottoli levigati dall’acqua. I diversi elementi possono essere uniti tra loro in configurazioni diverse, grazie a un sistema di aggancio sofisticato.