Una facciata vegetale, una pavimentazione fotocatalitica, recupero delle acque piovane, fondazioni rispettose delle criticità del suolo e un progetto impiantistico volto al risparmio e al contenimento energetico. L’edificio multipiano progettato dall’architetto Fabrizio Bianchetti a Verbania amplia l’applicazione dell’architettura sostenibile ad un parcheggio “che respira”.
Tra le caratteristiche del progetto del nuovo parcheggio disegnato per l’area dell’ex gasometro di Verbania,4.200 mq su tre livelli, una delle più interessanti è sicuramente la facciata vegetale, non solo perché costituisce un elemento in grado di arricchire la semplice composizione architettonica dell’edificio, premettendo l’alternanza di volumi emergenti e piani di fondo, ma anche perché permette di migliorare quegli aspetti ambientali critici, tipicamente negativi in un parcheggio: riduzione della concentrazione di CO2, della filtrazione di polveri e sostanze inquinanti, miglioramento del microclima e isolamento acustico, favorendo nel contempo l’aumento della biodiversità nelle aree urbane.
L’irrigazione della facciata avverrà tramite il recupero delle acque piovane nel serbatoio antincendio, dimensionato in modo eccedente rispetto alle esigenze di soccorso.
Una ulteriore attenzione alla sostenibilità ambientale è nella scelta della superficie di pavimentazione fotocatalitica al biossido di titanio, in grado di ridurre ulteriormente le percentuali di inquinanti come gli ossidi di azoto e le polveri sottili, e nella scelta del tipo di fondazioni con l’utilizzo della tecnica della vibro flottazione, in modo da non destabilizzare le condizioni ambientali dei terreni e ricercando una maggiore compattazione secondo il principio della riduzione della presenza dei vuoti.
Anche il progetto impiantistico partecipa significativamente a ridurre l’impatto ambientale dell’edificio, con l’utilizzo di lampade LED e rilevatori in grado di accendere il sistema di illuminazione solo in presenza di auto in movimento o persone, alimentato parzialmente con un impianto fotovoltaico di supporto.
Testo di Gabriele Masi.