Il Salone del Mobile 2015 si arricchisce di una installazione-evento di grande valore. Attilio Stocchi ha presentato “Favilla. Ogni luce è una voce”, un racconto, una ricerca sull’essenza della luce, un’esperienza immersiva che sarà possibile vivere liberamente dal 14 al 19 aprile. La luce non più solo come fonte di illuminazione delle cose, ma piuttosto come portatrice di una propria rivelazione. Una luce come persona, con i suoi stati d’animo, con la sua voce.
Ideata per celebrare il 2015, proclamato dall’UNESCO Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla Luce, in perfetta sinergia con Euroluce, Favilla si nasconde in una grande scatola nera all’interno della quale la luce si esalta come in un cristallo generando stupefacenti effetti. Una grande “black box”, in cui i visitatori potranno avvicinarsi alla sua natura intrinseca e fisica, che ogni volta nel percorso si manifesta in un particolare suono, nella scoperta di un mondo che genera meraviglia.
La struttura della rappresentazione Favilla ripercorre quella delle tragedie greche con un prologo, “Dixit Deus fiat lux et lux facta est”, quattro episodi, quattro stasimi e un epilogo. I quattro episodi che compongono la struttura centrale espongono le quattro caratteristiche di movimento della luce: propagazione rettilinea, diffrazione, riflessione e rifrazione, che ne svelano il suo essere contemporaneamente onda e corpuscolo. Ai quattro episodi, come stasimi/intermezzi, si affiancano “le declinazione vitali” di queste caratteristiche tecniche nel mondo naturale, come i raggi solari, la fotosintesi clorofilliana, l’arcobaleno.
Un grande ritorno quello di Attilio Stocchi, che ha già curato in passato per il Salone del Mobile due eventi di grande valore: cuorebosco nel 2011 e librocielo l’anno successivo.
Testo di Gabriele Masi.