Trecento entusiasti sostenitori del coworking arrivati da tutto il mondo hanno dato vita a Milano alle tre vibranti giornate della Coworking Europe Conference 2015, il più grande avvenimento di questo settore giunto alla sesta edizione, che si è svolto lo scorso novembre a Milano nel nuovo spazio Base (ex Ansaldo) di via Bergognone arricchito da visite guidate nei coworking milanesi e da conviviali party serali nei nuovi spazi di lavoro sparsi nella città. L’energia e la partecipazione erano palpabili e si potevano percepire in modo concreto le diverse identità di questi workplace.
WOW! ha seguito l’evento e propone una sintesi dei temi emersi e alcuni video.
Il movimento del coworking è in costante crescita ed evoluzione, ma soprattutto comincia a influenzare il mondo delle imprese; questo è uno dei principali dati emersi. Le grandi aziende si ispirano sempre più spesso al modello del coworking e iniziano a creare la propria versione di workplace condiviso. Nel “Corporate coworking” i confini tra spazio corporate e spazio coworking non sono più così netti: per esempio Tiscali ha aperto a Cagliari Open Campus, un coworking in un’area non più utilizzata della sede. (vedi i video di Alice Soru).
In altri casi le grandi aziende utilizzano spazi coworking per progetti mirati o semplicemente per attività che richiedono un’atmosfera diversa. Questo non ci sorprende se, come dimostra l’indagine di Neo-Nomad, il modello coworking aumenta la felicità del 65% e la produttività del 70%!
Nelle informali discussioni di gruppo delle “unconference” state affrontate le principali tematiche inerenti il coworking.
Si è molto parlato di come costruire una Community, come generare condivisione, come formare e aiutare la crescita e le sinergie dei coworkers, ma anche di come questo way of working influenza o è influenzato dagli stili di vita; di come offre nuovi input anche al settore del turismo come nello start-up Hotel Schani Wein di Vienna.
Inoltre gli spazi coworking interagiscono con la città e possono ridisegnare aree urbane fatiscenti, Sarah Turnbull di Bootstrap ha illustrato il caso di Londra.
Non sono mancate le iniziative umanitarie, Paul Keursten and Vasili Sofiadellis stanno progettando la creazione di uno spazio coworking nell’isola greca di Lesvos che metta in contatto i rifugiati con imprenditori e investitori locali e internazionali.
E’ purtroppo stato trattato in modo superficiale e deludente il tema -non secondario- del progetto fisico dello spazio coworking; probabilmente Oliver Marlow di StudioTilt -che ha disdetto il suo speech a causa di impegni improvvisi- avrebbe dato stimoli maggiori ai designer di coworking space.
Uno dei momenti più attesi è stato il report della Global Coworking Survey che dimostra una crescita annuale del 36% .
La grande articolazione dello scenario coworking è emerso dai case study proposti e dalle visite guidate di cui proponiamo alcune immagini e i video che sono anche stati trasmessi in diretta sulla pagina Periscope di WOW!
Nelle foto, da sinistra, i coworking Unità di Produzione e Login.