La presentazione del Global City Report 2013* realizzato da Scenari Immobiliari e da Generali Immobiliare Italia, ha offerto visioni che vanno assai oltre i dati quantitativi sulle trasformazioni e la competitività tra le città. A partire dall’accezione stessa di Città che deve essere sinonimo di Novità.
La ricetta per uno sviluppo sostenibile? “La città si cambia usando meno calcestruzzo e più tecnologia infrastrutturale.”
“La Città è dove arriva la Rete, dove arrivano e si incontrano i terminali delle infrastrutture; ha dichiarato il prof Mario Deaglio (Centro Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi).
Mario Breglia (Scenari Immobiliari) sottolinea l’importanza del parametro “attrattività delle città” come misuratore di un complesso di aspetti e di valori: la Cultura, per esempio, la qualità percepita, la capacità di attrarre, non solo investitori stranieri, ma Talenti di ogni settore attratti anche dai New Ways del Sapere. (Nel video approfondisce la situazione del mercato immobiliare del settore ufficio in Italia).
Il prof Deaglio concorda e indica tre tipi di attrattività che, se ben gestiti, potrebbero rivitalizzare le città Italiane: la storica attrattività “dal basso” (l’immigrazione da Paesi dove non c’è lavoro); l’attrattività “dall’alto” (immigrazione colta attratta dalle nuove frontiere del Sapere soprattutto nel campo delle tecnologie scientifiche); il Made in Italy (nel video spiega la sua accezione di Made in Italy).
La ricerca presentata da Alessandro Balducci (Politecnico di Milano) mostra una nuova visione di Città la “Mega-City-Region” che supera l’idea di megalopoli e non è più basata sul concetto gerarchico di centro, ma sulla dimensione della Rete, sulla polarizzazione sociale. Reti di Città, che si sviluppano nei comuni e nelle aree in-between (fondamentale la rete infrastrutturale dei trasporti).
Carlo Ratti (MIT Senseable City Lab) parla di Economia Condivisa e identifica nei trasporti, nella Rete, nelle infrastrutture tecnologiche e nella possibilità di condividere dati la chiave per un miglioramento della qualità della vita. Gli esempi che ci propone sono affascinanti e non così fantascientifici come potrebbero apparire: auto da condividere, anche che si guidano da sole, che annullano la differenza tra trasporto pubblico e privato creando un’infrastruttura più efficiente che permetter risparmi enormi. (nel video, in collegamento dalla Lituania, racconta le esperienze di Singapore e NY). Conclude Ratti: “La città si cambia usando meno calcestruzzo e più tecnologia infrastrutturale”
Editoriale di Renata Sias, direttore di WOW! Webmagazine
*I dati 2013 del Global City Report, che da sei anni studia i cambiamenti economici e territoriali analizzando venti città europee, vedono ancora in testa Londra e Parigi; mentre Milano è al primo posto per quanto riguarda i progressi nel settore Cultura. In coda alla classifica Lisbona e Atene.