A Euroluce e negli eventi della Design Week 2013 abbiamo visto tecnologia, design e stili di vita tradotti in luce; luce artificiale, vero e proprio materiale di progetto, come strumento al servizio della creatività progettuale per dare allo spazio costruito non solo la piena funzionalità, ma anche qualità estetiche e valenze comunicative, anche nell’ambiente di lavoro.
1 Luceplan, Synapse, design Francisco Gomez Paz.
Sfrutta le qualità tecniche ed estetiche dei LED e propone una nuova tipologia di divisorio luminoso, per ambienti domestici o collettivi che risponde a esigenze comportamentali di oggi. Un sistema di illuminazione complesso composto da un numero variabile di elementi e multi-funzione, da posizionare sospeso, a parete, a centro stanza, come una parete leggera.
2 Karboxx, Ola Fly, design Enrico Franzolini.
Lampada a sospensione con paralume in fibra di vetro disponibile in diversi colori.
3 Artemide, Diaphram, design Carlotta de Bevilacqua – Paola di Arianello
Una luce per la territorialità, dove ognuno è protagonista del proprio spazio operativo e luminoso, senza recare offesa a chi sta accanto. Uno strumento ottico di precisione nato da uno studio sui principi di sagomatura della luce: attraverso un sistema di lenti e diaframmi intercambiabili l’emissione luminosa, perfettamente calcolata dal punto di vista ottico, genera un’area luminosa precisa che diventa spazio personale.
4 Yradia, Design Group Italia, D’Alesio&Santoro e Huub Ubbens.
Yradia, lighting agency nata dalla partnership tra Design Group Italia, D’Alesio & Santoro e Huub Ubbens, propone un’installazione attorno all’idea di luce che genera altra luce; un’architettura essenziale e rarefatta che utilizza tecnologie del futuro prossimo, laser e fosfori remoti.
5 Prandina, Elle, suspension lamp by Jannis Ellenberger.
“Il vetro è un materiale vivo, mutevole, per molti aspetti sfuggente. Se fosse un personaggio, sarebbe un tipo a tutto tondo, geniale e brillante ma estremamente criptico di primo acchito. Uno che esprime al meglio le sue potenzialità soltanto quando lo si conosce a fondo, dopo lunghi dialoghi e continui confronti”.
In occasione del suo trentennale, Prandina ha presentato in Triennale di Milano Sabbia, Fuoco e Aria, un’ installazione di Filippo Protasoni che parla del vetro a partire dalla sua origine materica: la sabbia.
6 Ramun, il nuovo brand di illuminazione ispirato ad Amon-Ra creato da Atelier Mendini, presenta la collezione di lampade LED Amuleto di Alessandro Mendini alla Galleria Jannone (Corso Garibaldi 125).
“Questa lampada è formata da tre cerchi della stessa misura. Uno quello più in basso, serve da base, quello intermedio serve da snodo, e quello in alto contiene la corona illuminante con i led. La forma del cerchio è primaria e perfetta, così come perfetto è il numero tre. Questa situazione spaziale ha una meccanica che permette alla luce di collocarsi e rivolgersi in qualsiasi posizione desiderata. Il disco illuminante è come una aureola, un tondo magico non solo funzionale, ma anche di notevole suggestione. Ed anche i vari colori sono scelti per caricare di espressività questo oggetto di alta tecnologia e di perfetta ergonomia, al fine di unire fantasia, tecnica e precisione ottica in una sintesi poetica. Perciò il fruitore usando nell’oscurità questa lampada avrà la sensazione di avere accanto a sé un giocoso oggetto non solo utile, ma anche un piccolo amico protettivo e magico, simile a un allegro robot, un Amuleto portafortuna”(Alessandro e Francesco Mendini).
7 Prandina, Elle T1, lampada da tavolo, design Jannis Ellenberger.
“Volevo una lampada da tavolo utilizzando il minimo dei materiali. Non si è trattato soltanto di ridurne il disegno – il mio approccio progettuale è sempre rivolto a oggetti semplici e razionali – ma di fare delle scelte di economia delle risorse impiegate. Un semplice nastro metallico mi è parso un approccio interessante, in abbinamento a un led piatto perfettamente integrato con la superficie metallica e considerando gli obiettivi di risparmio energetico e delle risorse l’adozione della tecnologia led è stata obbligatoria. La piegatura del metallo offre grandi opportunità progettuali. Ho iniziato da subito con un modello in carta, senza schizzi o disegni esecutivi. Il modello in carta in scala reale rappresenta in passo molto importante nel processo di progettazione perché restituisce una corrispondenza molto diretta rispetto alle proporzioni, alla forma, alle dimensioni e alla funzione dell’oggetto. Devo dire che seguire questo approccio è stato molto stimolante” (Jannis Ellenberger).
8 Luceplan, Ascent, oggetto luminoso ad alto contenuto poetico, design Daniel Rybakken.
“La novità fondamentale risiede nel gesto inedito con cui si accende, si regola la sua intensità di luce e la si spegne. Si tratta di un movimento verticale, molto diverso dal tipico modo con cui si dimmera la luce. Si fa scorrere il piccolo paralume lungo lo stelo sottile con un movimento fluido e continuo, dall’alto verso il basso e viceversa. Un gesto inusuale che, nella sua semplicità, nasconde in realtà un processo complesso di ideazione e realizzazione” (Daniel Rybakken).
9 Zava, Freccia, design Lorenzo Damiani.
“Freccia è una lampada da tavolo a doppia illuminazione che si manifesta come innesto tipologico di due unità distinte: forte è la sensazione di una fusione di elementi solitamente disgiunti. La fonte luminosa del braccio è completamente orientabile, grazie alla presenza di due snodi che ne permettono il corretto utilizzo” (Lorenzo Damiani).
10 Zava, Libra, design Giampaolo Allocco Delineodesign.
“Libra è una lampada ricavata da un’unica lastra di metallo, tagliata al laser e curvata, verniciata a polvere in due colori a contrasto. E’ una lampada che ha bisogno di un libro. Altrimenti cade.Così d’ora in poi saremo obbligati ad averne una copia (già letta) sempre vicino a noi” (Giampaolo Allocco).
11 Axo Light, Shatter Linea Lightecture, design Serge & Robert Cornelissen.
“Schegge, frammenti luminosi generati da un immaginario Big Bang cosmico riordinati in una folgorante dinamicità che accompagna lo sguardo. Luci inedite all’insegna della personalizzazione: un susseguirsi di eleganti volumetrie che sembrano essersi staccate da un’unica grande Pangea. Le diverse porzioni di luce vivono singolarmente o in originali sequenze stilistiche” (Serge & Robert Cornelissen).
12 Karboxx, Nyx, design Moreno De Giorgio.
Comfort visivo, risparmio energetico e lunga durata dei corpi illuminanti. La collezione è declinata in tre gradazioni stilistiche: Linea, Stick e Ministick; un progetto evoluto anche in termini di flessibilità, grazie alla possibilità di gestire il tipo di sorgente luminosa, le misure, i colori e le finiture di ciascun modello con grande libertà.
13 Mondo Luce, Eva, design Hans Thyge Raunkjær.
Famiglia di lampade a sospensione, terra ed applique a forma di campana, caratterizzate dal diffusore in ceramica bianca lucida o cotto nero con finitura a cera d’api. Materiali antichissimi e resistenti quello della ceramica e del cotto nero, che si traducono in una forma archetipica dal volume contenuto.
14 Bocci, scultura luminosa 57, design Omer Arbel.
L’azienda canadese presente per la prima volta a Euroluce, ha presentato le sue collezioni di sculture luminose di vetro, aria e luce in occasione della conferenza “Phenomenology of Light, beyond the physical, the choreography of immateriality” con la partecipazione dell’artista Omer Arbel, art director dell’azienda.