Isole tra le onde… sonore.

Siamo molto attenti a scegliere quello che “esce” dalla nostra bocca. Dovremmo però essere più selettivi anche per ciò che “entra” dalle nostre orecchie. Se avete qualche dubbio può essere utile la App gratuita JL Audio che analizza in tempo reale il rumore dell’ambiente circostante.

Per qualche millennio il termine “acustica” è stato sinonimo di amplificazione del suono. Con il diffondersi di una “cultura del silenzio” radicata soprattutto in Nord Europa e America, l’accezione tradizionale si è ampliata al concetto di comfort acustico.
Nei luoghi pubblici è sempre più sentita l’esigenza di difendersi dal rumore eccessivo: strade trafficate che necessitano di barriere antirumore, ristoranti affollati dove è impossibile conversare, inospitali lounge degli alberghi o degli aeroporti dove il rumore di fondo rende impossibile il relax. Cresce il bisogno di definire oasi di comfort acustico, territori acusticamente protetti in luoghi tradizionalmente “non- territoriali”.
Le categorie classiche proposte da Altman (territori primari, secondari e pubblici) perdono validità poichè i confini netti sono caduti e ciascun ambiente di vita/lavoro include contemporaneamente questi tre livelli di territorialità.
Nell’ambiente di lavoro l’approccio al tema dell’acustica si è fatto complesso da quando le nuove modalità lavorative e la necessità di ottimizzazione dello spazio portano a sostituire gli uffici individuali chiusi con open-space bilanciati da spazi “secondari” aree lounge e in-between, nuovi spazi per nuovi modi di lavorare in gruppo che hanno anche il vantaggio di allontanare dalla scrivania le attività che potrebbero essere possibile fonte di rumore, come sottolinea la 2013 US Workplace Survey di Gensler Architects che mette in guardia sui disagi provocati dalla “mancanza di confini” nei luoghi di lavoro. Il progetto spaziale dei luoghi collettivi ha spesso privilegiato le barriere fisiche e la percezione visiva per delimitare aree funzionali, ma il design deve saper gestire anche elementi intangibili e immaterici come le onde sonore.
Già Edward T.Hall, inventore della prossemica, spiegava con chiarezza quanto il suono influisca sulla percezione dello spazio e quanto le interferenze sonore inibiscano la comprensione e l’apprendimento, anche nel caso di rumori provenienti dall’esterno dell’edificio. Hall sottolineava inoltre l’importanza dei dispositivi posti nelle immediate vicinanze della persona e che agiscono sulla “personal bubble”. Una bolla che non ha solo il ruolo di escludere gli altri, ma anche di includerli per instaurare un rapporto, una condivisione. Partendo dallo studio delle informazioni sonore è possibile creare oasi di confort acustico, territori privati dove potersi concentrare o tenere una conversazione senza interferenze esterne.
Il “decalogo dell’acustica” allegato è stato redatto a questo proposito da Universal Selecta, mentre la photogallery che segue propone alcuni arredi e dispositivi utili a questo scopo.
Testo di Renata Sias, direttore WOW! Webmagazine.



Didascalie
1 Installazione di Sound Art dell’artista giapponese Jio Shimizu in occasione di Sound Reasons, a Nuova Delhi dal 6 al 12 novembre 2013, presso Queens Gallery, British Council.
2 Dieffebi Primo Acoustic, design di 967 Architetti Associati, sistema di armadi con porte che integrano materiale fonoassorbente.
3 Kinnarps, Oktav, pannelli acustici squadrati da parete.
4 Sedus, Mooia, un concetto guida che combina fonoassorbenza efficiente, libertà creativa e decoro visivo (anche in versione da parete e da soffitto).
5 Caimi Brevetti, Snowsound, tecnologia brevettata per pannelli che permettono di ottenere assorbimento acustico selettivo alle diverse frequenze (nella foto Snowsound nel sistema Mitesco, design Michele De Lucchi).
6 Plantronics, Acoustic Intelligence e tecnologia: cuffie e auricolari stanno diventando lo strumento preferito dai professionisti per comunicare in aree non territoriali.
7 Sagsa, Sound of Silence Collection, sistema di arredo per ufficio in acciaio fonoassorbente, riciclabile e resistente al fuoco.
8 Kvadrat, Pannelli brevettati Soft Cells, indipendentemente dall’installazione a soffitto o parete, garantiscono sempre un alto grado di controllo delle condizioni acustiche.