Progettata dallo Studio Dante O. Benini & Partners Architects, la sede Vodafone di Padova ha richiesto un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro. L’edificio coniuga i concetti di polifunzionalità, eco-sostenibilità e smart working. Attraverso un concetto di illuminazione e colore pensato per sottolineare la qualità ritmica e armonica dei diversi materiali, spazi e dei ways of working dinamici scelti dall’azienda.
Dopo la realizzazione del borgo smart Vodafone village di Milano, Vodafone ha scelto ancora lo Studio Dante O. Benini & Partners Architects per la realizzazione degli uffici della Cittadella di Padova, edificio candidato per la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). Caratterizzata da elevati standard di eco-sostenibilità ed efficienza energetica, la Cittadella utilizza un sistema di condizionamento a travi fredde ventilate a basso consumo e illuminazione LED.
Lo spazio si richiama all’esperienza milanese nella ricerca di un ambiente in grado di favorire la filosofia del benessere in ufficio, sviluppato in un open space connotato da aree di incontro formali e informali che favoriscono movimento e condivisione.
I concetti di smart working e di flessibilità, principi guida attorno a cui si è sviluppato il progetto, coordina ambiti di privacy individuali con esigenze collegiali, in una concatenazione di ambienti flessibili e dinamici, creando un’alternanza sensorialmente percepibile attraverso precisi elementi materici e geometrici.
Di forte impatto è il progetto grafico curato da Gr Interior che sottolinea la polifonia dell’insieme e introduce il senso del gioco espresso anche nell’interior design, come nel caso dell’area relax, caratterizzata da grandi poltrone-cocoon e sedie a dondolo in morfologie organiche e avvolgenti.
La caratteristica peculiare dei 7.600 metri quadrati della sede Vodafone a Padova è l’integrazione tra materiali e tecnologie innovative, progetto cromatico, acustico e illuminotecnico.
L’illuminazione Led, per esempio, è accentuata da scelte cromatiche che definiscono l’alternanza dei diversi spazi e da fogli in alluminio alveolati autoportanti a bassissimo spessore applicati sulle superfici e utilizzati per gli arredi custom che forniscono un effetto di dilatazione dello spazio. Un esempio di questa scelta materica è dato dalle macro lettere autoportanti, cablate e auto illuminate di cui sono costituite, o dove si inscrivono, le postazioni di lavoro formali e informali delle isole di lavoro, luoghi d’incontro e sinergia, immagine delle dinamiche che l’azienda vuole imprimere ai propri ways of working.
Una realizzazione complessa che ha visto la partecipazione di fornitori con alta professionalità tra cui Sedus, Caimi Brevetti, Arper e Segis per gli arredi, Universal Selecta per le pareti mobili; iGuzzini e Viabizzuno per i corpi illuminanti
Testo di Gabriele Masi.
Fotografie di Beppe Raso.