Esplorare il suono nel luogo di lavoro in tutte le sue molteplici dimensioni e sfaccettature: dopo la sede italiana, anche gli uffici di Plantronics a Hoofddorp in Olanda testimoniano la mission dell’azienda, sperimentando nello spazio l’interazione tra l’acustica, la sostenibilità, le nuove soluzioni tecnologiche e di design nel contesto lavorativo.
“Plantronics ha dedicato anni di ricerca e coinvolto esperti per risolvere alcuni tra i più impegnativi problemi di comunicazione e di acustica. Dal 2012 abbiamo dedicato sempre più tempo esplorando l’approccio allo Smart Working. Questo ufficio è stata un’opportunità per far vivere la nostra visione del moderno ambiente di lavoro”. Con queste parole Joe Burton, presidente e chief executive officer di Plantronics, ha presentato i nuovi uffici dell’azienda in Olanda, nel parco innovativo 20|20 di Hoofddorp.
In primo piano nel progetto spicca la gestione dell’acustica, nella creazione di una “sinfonia di strati sonori” che permette di gestire il rumore di diverse attività che si svolgono contemporaneamente, senza alcun disturbo: dal meeting, alle videoconferenze, alle attività singole che richiedono concentrazione fino alla musica degli strumenti messi a disposizione dei dipendenti nell’area break.
Lo spazio è stato disegnato da William McDonough + Partners, N30, e Gensler, che ha curato la realizzazione di uno spazio espositivo ed esperienziale dove mettere in mostra le innovazioni tecnologiche dell’azienda, attraverso tavoli sonori interattivi e spazi che mostrano l’impatto del suono sulle persone nella vita quotidiana e il processo di ricerca che sta alla base della tecnologia aziendale.
Il progetto è, però, in toto un esempio di applicazione della tecnologia Plantronics, dal management acustico attivo alle cuffie che permettono agli impiegati di lavorare ovunque. Inoltre vengono anche utilizzati elementi naturali, come il suono dell’acqua tre piccole cascate e un piccolo ruscello, che le ricerche dell’azienda hanno dimostrato essere un elemento ideale per gli open space, in grado di ridurre drasticamente la percezione del rumore di fondo e le distrazioni.
L’edificio, come tutto il parco 20|20 è stato costruito con un approccio di design “Cradle-to-Cradle” che permette alle strutture, costruite con materiale interamente riciclabile, di essere disassemblate. L’attenzione alla sostenibilità è testimoniata dal livello Eccellente della certificazione BREEAM, raggiunta anche attraverso l’utilizzo di pannelli solari, in grado di produrre almeno un quarto della necessità energetica dell’edificio, di un efficiente sistema di riciclo dell’acqua e, nel design, nell’utilizzo di tappeti ricavati da reti da pesca riciclate.
Testo di Gabriele Masi.
Foto di Mats van Soolingen.