Uno spazio di piante, pareti mobili, e piccoli orti dove coltivare il proprio pranzo applicabile ad edifici già esistenti. La natura entra in ufficio con Organic Grid+, lo sky garden verticale ideato da Sean Cassidy e Joe Wilson, un nuovo approccio alla creazione di ambienti di lavoro più sani, capaci di mettere in dialogo le ultime tecnologie, le nuove ways of working e il paesaggio urbano.
Coltivare il proprio cibo in ufficio dotato di orto non è una novità, ma se l’orto è verticale ed è integrato nella facciata di un edificio esistente allora possiamo parlare di vera innovazione. Organic Grid+, progetto vincitore della Workplace of the Future 2.0 competition, organizzata da Metropolis and Business Interiors by Staples, rappresenta l’immagine di un ufficio del futuro dove la salute, la felicità e le esigenze dei lavoratori vengono messe al primo posto.
Superando i concetti del bosco verticale di Stefano Boeri e delle facciate vegetali di Patrick Blank, il progetto di Cassidy e Wilson prevede “verande pensili” abitabili che possono essere integrate nelle facciate dell’edificio.
“A nostro parere i lavoratori sono il cuore pulsante di ogni business e dovrebbero essere trattati di conseguenza”, ha dichiarato Cassidy. “Se davvero spendiamo un terzo delle nostre vite al lavoro, allora dovremmo cercare di creare una più stretta relazione di coesione tra l’ambiente d’ufficio e chi vi lavora”.
Questo progetto ha come scopo il riutilizzo di edifici per ufficio già esistenti, riadattandoli per ogni tipo di business, con l’utilizzo di un sistema flessibile.
Le pareti, le postazioni di lavoro, le sale riunioni sono disegnate per essere customizzate e adattate alle esigenze dell’utente, e gli spazi verdi forniscono per ogni lavoratore un “piccolo baccello” dove coltivare il proprio cibo. La presenza delle piante, inoltre, aiuta a ridurre lo stress, aumenta la produttività e favorisce la creazione di un microclima interno, riducendo così la necessità di utilizzo degli impianti di condizionamento dell’aria.
Una rivoluzione anche tecnologica: attraverso l’uso della realtà aumentata data da apposite lenti a contatto, i lavoratori possono manipolare ogni superficie o spazio per creare un ambiente di lavoro più fruibile, decidendo per una configurazione di lavoro più privata, formale o collaborativa.
Testo di Gabriele Masi.
Foto di Sean Cassidy e Joe Wilson.