Due reporter speciali, Tatiana Milone e Marta Bernstein, raccontano su WOW! la loro visita a Orgatec 2016 e descrivono le tendenze individuate in fiera e i prodotti che hanno trovato più interessanti.
Si mettono a posto i depliant, si riguardano le foto, si archiviano le mail di ringraziamento (tutte tempestive), si sedimentano le sensazioni avute e si tirano le somme:
Colonia sempre bella ed interessante con punte di assoluta eccellenza (penso anche all’immancabile “stinco” serale).
Tendenze: una interazione tra arredi e tecnologie sempre più integrata e vasta: imbottiti con porte Usb, caricabatterie wireless su tavoli, app segnalatore di presenza, identificazione, apriporta e prenotazione, sistemi centralizzati di controllo (Tecno, Sedus, Panasonic).
La forte attenzione per l’acustica, porta ad una offerta esagerata di pannelli fonoassorbenti, arredi con le orecchie, pareti divisiorie imbottite, tra cui è difficile scegliere. Questo fa risaltare i produttori di alta qualità e con ricerca tecnologica.
I pannelli verticali fonoassorbenti che contengono gli impianti di riscaldamento e raffreddamento, coniugando l’immagine minimale e trasparente degli uffici contemporanei con alta tecnologia. (Renz Solution, Konoa).
Il legno è sempre più integrato nell’ufficio: profili delle pareti mobili, laminati e legno massello spesso nelle essenze chiare, se l’immagine che si vuole ottenere è leggera, colorata e amichevole (Famo, Haworth, Aridi, Inclass), portato anche nei profili delle pareti mobili (Citterio, Adotta, Rossini). Essenze scure utilizzate con finiture ottone e bronzo quando l’immagine è più formale (Knoll, Buzzi).
Si arriva a delle finiture in legno estremamente raffinate e di design (Laura Meroni).
Forme tondeggianti anni sessanta, legni scuri, come accade nel residenziale; i produttori sono portati a sviluppare prodotti più domestici anche per le realtà di ufficio (Knoll).
Il ritorno dell’acciaio è il prossimo trend, profili negli arredi, in lastra nelle finiture (Birim, ICF, Normann, Dauphin). Anche il bagno interno con doccia di Vitra, per manager runner, è in acciaio.
La necessità di privacy nell’ufficio porta a passare dal phone buzz semplice di feltro free standing (Noti, Intoconcept), a strani sistemi compattabili (Nowy Styl Group), a microarchitetture eleganti (Mikomax, Carpet Concept, Framery), a sistemi raffinati, completi e chiusi (Citterio), a sistemi vetrati chiusi, modulari coordinati con le pareti mobili, in scatola di montaggio (Universal Selecta nello stand Sinetica).
Librerie modulari all’infinito, articolano spazi leggeri e comunicanti (Andreu World, Kolekiyon, Engelbrecht).
Divani attrezzati con tavolini e leggii, si snodano a serpentone negli uffici (La Palma, Sedus).
La summa diventa Vitra con alcuni concept all’avanguardia, già presenti al Neocon, ma qui diventati sistemi: il mondo garage; un nodo che è tutto , per gambe legno e piani neri ; l’ufficio allestibile all’infinito come un negozio ; il cubo combinabile e poi un prodotto geniale, una panchetta morbida essenziale per qualunque spazio, dalla hall agli spazi esterni.
Una interazione tra arredi e tecnologie sempre più integrata e vasta: imbottiti con porte Usb, caricabatterie wireless su tavoli, app segnalatore di presenza, identificazione, apriporta e prenotazione, sistemi centralizzati di controllo (Tecno, Sedus, Panasonic).
Testo di Tatiana Milone e Marta Bernstein.
Nella photogallery, da sinistra, gli stand di:
Haworth, Buzzi Space, Knoll, Vitra.