Progettato dall’archistar David Chipperfield, MUDEC, il Museo Delle Culture di Milano, esprime la vocazione interculturale di un progetto capace di rispondere alla chiamata del pubblico in un panorama in continua trasformazione per le istituzioni museali, la loro sostenibilità e la loro identità. 17mila mq di archeologia industriale rivivono in spazi polifunzionali diversi pensati per offrire una fruizione completa, con numerose proposte culturali e di servizi.
Nato da un’operazione di recupero di archeologia industriale nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo, in zona Tortona a Milano, il MUDEC reinterpreta gli spazi in cui si inserisce con corpi dalle forme squadrate rivestiti di zinco e con una struttura in cristallo, illuminata 24 ore su 24, che “irrompe” geometricamente nell’edificio che lo accoglie.
Il nuovo spazio si distingue per la sua hall centrale di forma libera e organica, che genera una corte interna, una piazza coperta, dalla caratteristica forma a “fiore”, luogo d’incontro fra le culture e le comunità, attorno a cui si sviluppa l’area espositiva che ospita le opere della collezione permanente e le sale dedicate alle grandi mostre temporanee.
L’interno dell’edificio presenta diversi spazi che offrono al visitatore una molteplicità di proposte culturali e di servizi tra cui la sala conferenze-spazio multifunzionale, l’auditorium – un teatro da trecento posti dedicato alle performance e alle arti visive- e una biblioteca con un patrimonio di oltre 4000 opere e fondi bibliografici, specializzata nella raccolta e conservazione di materiale bibliografico sull’arte e la cultura etnografica.
Al secondo piano si trova invece il MUDEC Club, ristorante, ma anche un contenitore per eventi legati al mondo dell’arte, come performance artistiche, presentazioni e workshop.
Infine, con lo scopo di avvicinare anche i più piccoli alle diverse culture del mondo attraverso attività ludiche, postazioni multimediali e laboratori manuali, è stato anche creato uno spazio appositamente dedicato ai bambini, il MUDEC junior.
MUDEC è innovativo anche per la sua formula gestionale: è il primo museo italiano con una governance in partnership tra pubblico e privato. Il Comune di Milano ricopre la direzione scientifica del patrimonio, la sua valorizzazione e il coordinamento dell’attività del Forum Città Mondo. 24 Ore Cultura è responsabile, invece, della programmazione e realizzazione delle grandi mostre di respiro internazionale e della gestione dei servizi aggiuntivi del MUDEC nelle diverse anime che lo compongono.
Una significativa esperienza di collaborazione tra soggetto profit e soggetto no profit che, oltre a fondarsi sulla condivisione di know-how, genera dinamiche virtuose di gestione culturale e fa nascere a Milano un nuovo polo culturale che offre anche una molteplicità di occasioni di intrattenimento e approfondimento che vanno dal bistrot al design store, dal ristorante al parcheggio pubblico, dagli spazi per la didattica alla MUDEC Academy.
Con la sua pluralità di funzioni e servizi, il MUDEC si propone di diventare nel panorama italiano un punto di riferimento per la testimonianza, la ricerca e la divulgazione della creatività e dell’arte proveniente da tutti i continenti: se conoscere le culture degli altri può aiutarci ad essere più ospitali, un museo come questo è un ottimo punto di partenza, un forte contributo per avvicinarci e per conoscere chi ci sembra “diverso” da noi.
MUDEC Restaurant
Al terzo piano si trova il ristorante, progettato dallo studio Rotella e gestito dal noto ristoratore Giacomo. Un ambiente con citazioni anni’40 da borghesia d’altri tempi. La piacevole vista sul MUDEC e sull’area ex industriale crea un interessante contrasto con l’eleganza degli interni.
Testo di Gabriele Masi.