Biosphera Equilibrium è un’unità mobile e tecnologicamente avanzata, attrezzata come abitazione o come ufficio, in grado di rigenerare corpo e mente ricreando gli effetti dell’ambiente naturale. Tecnologia e natura sono in perfetto equilibrio in questo progetto presentato a Milano in occasione della Fall Design Week e arricchito da un convegno che ha toccato tutti gli aspetti del wellbeing. Il road tour proseguirà in altre 12 città in Europa.
“Di tutte le attività umane, la più complessa è il costruire”: Mirko Taglietti, CEO di Aktivhaus e coordinatore di Biosphera Project, cita Paul Vallery per introdurre Biosphera Equilibrium, la terza fase di un progetto in progress nato 6 anni fa.
E’ un evoluto edificio mobile con alte prestazioni energetiche, ambientali, biofiliche e fisiche; un laboratorio di ricerca applicata per testare in modo scientifico come le persone reagiscono negli ambienti confinati -nei quali trascorriamo circa il 65/70 % della nostra vita- e come le tecnologie più avanzate possono essere implementate nei nuovi edifici o nelle ristrutturazioni per realizzare ambienti di vita capaci di rispondere alle necessità del nostro corpo, generando benessere.
Natura e tecnologia non sono antitetici in questo progetto caratterizzato da un approccio innovativo che permette di misurare tramite evidenze scientifiche in che modo un ambiente progettato e costruito nel modo corretto influisca sul corpo umano, sulla riduzione dello stress e sulla capacità di apprendimento.
Gli utilizzatori di Biosphera sono infatti sottoposti a monitoraggio fisiologico mediante un apposito braccialetto, a monitoraggio neurologico tramite ECG e anche all’analisi biofilica tramite test.
Numerosi enti, università e aziende hanno preso parte al progetto che nasce dall’idea di testate le tecnologie più avanzate nell’ambito della bioedilizia. Biologi, architetti, psicologi, botanici, fisici, neuroscienziati, esperti di illuminotecnica e di acustica hanno lavorato insieme per realizzare un edificio che ricrea gli stessi fenomeni di rigenerazione psichica e fisica che si verificano quando siamo a contatto con la natura.
Prove concrete vengono portate dal prof Giuseppe Barbiero, biologo all’Università della Valle d’Aosta che applicando in una scuola pubblica alcuni dei concetti testati in Biosphera, con un limitatissimo investimento, ha potuto ottenere e dimostrare un sorprendente risultato sulle capacità di apprendimento degli scolari.
Ambienti concepiti secondo l’approccio della biofilia possono infatti accelerare fino al 35% il processo di rigenerazione dell’attenzione.
Il tema viene approfondito anche da Rita Berto, psicologa ambientale che ha collaborato con Barbiero alla stesura del Biophilic Quality Index che permette di misurare oggettivamente quanto un progetto è in linea con criteri biofilici e in grado di rigenerare e ridurre stress.
Uno strumento che, dopo 10 anni di analisi, prova quello che in modo intuitivo abbiamo sempre capito e permette di applicare come una strategia la progettazione biofilica, purtroppo troppo spesso affrontata in modo empirico e confuso.
Come è evidente, alla base di Biosphera Equilibrium c’è un approccio olistico dove tutte le competenze si relazionano tra loro: “per la ricerca del benessere negli ambienti confinati si deve parlare di sensedesign, superando le separazioni tra lighting, acustica ecc” sostiene il light designer Filippo Cannata.
E si deve superare il concetto di comfort acustico come sinonimo di silenzio, spiega Paolo Galaverna, esperto di acustica evoluta.
Un approccio che abbraccia tutti i 10 sensi; si, proprio 10, come ci spiega Roberto Messana, fondatore dell’architettura radiante, che ai 5 sensi più conosciuti -vista, udito, olfatto, gusto, tatto meccanico- aggiunge anche il tatto termico, oltre ai sensi dell’equilibrio, del dolore del sesso e il “propriosensore”.
Andrea Bariselli, esperto di neuroscienza, spiega il funzionamento del cervello e descrive una ricerca che ha dimostrato come una escursione su un fiume in una foresta di mangrovie fosse in grado di generare felicità.Applicando questi concetti anche al progetto dell’ambiente costruito, è possibile ottenere gli stessi risultati.
Un ambiente costruito può generare felicità? A questa domanda vuole ambiziosamente rispondere Biosphera Equilibrium.
Testo di Renata Sias