UNDERHouse, un progetto di Paul Coudamy, affronta il tema dell’architettura underground per rispondere ad alcuni dei vincoli e dei temi più comuni del paesaggio urbano: una piccola superficie di terreno, un edificio che ne occupa la maggior parte e la “visibilità”. La luce naturale penetra i volumi attraverso condotti che raggiungono i piani inferiori.
Le “finestre” hanno un ruolo importante perchè rendono possibile la creazione di uno spazio intimo nascosto dove gli abitanti vivono in sintonia con il cielo, le nuvole e le stelle, mentre la superficie del terreno- il tetto della casa- è libera e vivibile, occupata solo dai condotti che penetrano i volumi portando luce zenitale nei locali sottostanti (quello di maggiori dimensioni è l’ingresso, gli altri servono per l’evacuazione fumi). Una lente di vetro copre i condotti che sono rivestiti con particolari sistemi che ottimizzano la riflessione della luce.
Questa tipologia di abitazione rappresenta un habitat eco-sostenibile ad alte prestazioni: permette di nascondere 5 lati dell’edificio, il tetto verde che la ricopre fornisce un buon isolamento e utilizza al massimo la luce solare.