Il Salone del Mobile conferma la tendenza “superdesk” di stile newyorkese; dal tecnologico Cloud Table di Studio Maks al personalizzabile Modulor di Claesson Koivisto Rune. E anche le sedute lounge si allungano e di articolano, diventano “superseating”.
La superdesk da 350 metri progettata da Clive Wilkinson per gli uffici newyorkesi di The Barbarian Group e il workplace ininterrotto che integra sedute e scrivanie negli uffici di Horizon Media progettati da a+i Architecture non sono sole: la scrivania extra-long size si diffonde.
La ristrutturazione della biblioteca della Chinese University Library di Hong Kong realizzata dallo studio di architettura olandese Studio Maks ha previsto uno Study Table, lungo 150 metri. La superficie continua della scrivania crea un ambiente di studio che stimola gli incontri e le modalità di studio più diverse.
Durante il Fuorisalone, sempre Studio Maks, ha presentato a Ventura Lambrate Cloud Table, un’ulteriore evoluzione del concetto table-architecture “Mentre a Hong Kong la funzionalità e l’uso del tavolo avevano come confine i muri dell’edificio, Cloud Table si colloca in una dimensione virtuale”, spiega Studio Maks.
Cloud Table è un lunghissimo tavolo wireless dalle forme organiche che reinterpreta la funzione del tavolo come luogo di scambio di informazioni e di networking e permette alle persone di connettersi in modo socializzante nello spazio fisco e in quello virtuale.
Convivialità e condivisione sono anche gli elementi alla base della visione di Lago che ribattezza “Community Table” il suo lungo tavolo. Luogo ideale per “mangiare, riposare, lavorare e collaborare, litigare e chiarire, luogo dove si sono presi importanti accordi che possono cambiare il corso degli eventi”.
É cablato ed ergonomico il “tavolo da picnic” per il workplace 3.0 di Buzzi Space, “L’idea è stata ripensare un classico del design che evoca gente che si diverte nei momenti piacevoli della sua vita. È un oggetto semplice, accessibile che riunisce persone senza formalità. Qualcosa che non ci si aspetta nella cornice di un ambiente ufficio noioso” spiega il designer Alain Gilles.
Il tradizionale concetto di “conference table” visto come strumento simbolico di business è superato, come spiega anche l’articolo di Anetta Pizag “The Curse of the oversized meeting table” , ma il tipo di tavolo può contribuire al successo o al fallimento di una riunione o di un’interazione, come spiegano recenti studi e come già aveva intuito Edward T.Hall 50 anni fa.
Anche Claesson Koivisto Rune mostrano una spiccata tendenza all’allungamento delle scrivanie per rispondere a nuove funzionalità. Extra Large di Offect è “Un tavolo grande abbastanza per lavorare indisturbati con il proprio laptop, ma che rende anche possibile avviare una conversazione con qualcuno seduto sul lato opposto Abbiamo ‘massimizzato’ il tavolo normale per rispondere alle funzioni richieste in un ufficio moderno”, spiegano i tre progettisti svedesi.
Il trio Claesson Koivisto Rune è anche autore di Modulor per Skandiform (Gruppo Kinnarps), long size table personalizzabile che si ispira a Le Corbusier “ il nostro tavolo Modulor è basato su pochi, semplici componenti (una gamba, un giunto, un binario più un top, ovviamente). Le dimensioni della struttura e del top possono adattarsi con facilità, virtualmente ad ogni tipo di formato o proporzione desiderata”.
La stessa tendenza long-size emerge nelle sedute per attesa per contract.
Spino, sempre di Skandiform, è un divano modulare che si allunga e si snoda nello spazio a piacimento; spiega il progettista Stefan Borselius “ Ho voluto creare un divano che si può adattare a qualsiasi forma e dimensione. Spino in esperanto significa colonna vertebrale. I singoli moduli, come delle vertebre, offrono grande libertà compositiva.”
Modularità è anche la parola chiave del versatile Add di Francesco Rota per La Palma. Il sistema si compone di una base sulla quale si possono montare piani, sedili, schienali accessoriabili con tavolini, vaschette, portariviste o side tables, che includono prese di alimentazione per la ricarica di smartphones o tablets.
Lunghezza variabile anche per Zinta il leggero divano con scocca in legno di Arper disegnato da Lievore Altherr Molina, e Code 27 di Stefan Borselius e Johan Lindau per Bla Station, allungamento infinito su un modulo base di 27 cm.
La lunghezza sembra dunque dominare negli arredi del contract e degli ambienti collettivi.
Testo di Gabriele Masi.
Didascalie
1,2,3 Cloud Table, design Studio Maks, tavolo wireless dalle forme organiche presentato a Ventura Lambrate durante la Milano Design Week 2014.
4, 5, 6, Study Table, design Studio Maks tavolo lungo 150 metri alla Chinese University Library di Hong Kong (in collaborazione con Pang Architects).
7, Lago, Community Table, il tavolo come luogo di condivisione e generatore di energie.
8, Offect, Extra Large, design Claesson Koivisto Rune, un ibrido tra scrivania e tavolo riunioni.
9, Skandiform (Gruppo Kinnarps), Modulor, design Claesson Koivisto Rune, long size table personalizzabile.
10,11, Buzzi Space, BuzziPicnic, design Alain Gilles, un semplice e accessibile oggetto per riunire le persone in modo informale.
12, La Palma, Add, design Francesco Rota, seduta lounge modulare e super accessoriabile.
13, Arper, Zinta, design Lievore Altherr Molina, sistema di sedute essenziale e confortevole.
14, 15, Skandiform (Gruppo Kinnarps), Spino, design Stefan Borselius, grande libertà compositiva.
16, Bla Station, Code 27, design Stefan Borselius e Johan Lindau, allungamento infinito su un modulo base di 27 cm.