
Ci ha fatto sorridere la dissacrante visione della domotica di Mon Oncle proposta dal Padiglione Francese, uno dei pochi vivaci e ironici della tediosa Biennale di Architettura di Venezia diretta da Rem Koolhaas.
Ma esempi come “Number 6” a Torino ci dimostrano che il Building Automation è indispensabile nella riqualificazione architettonica eco-sostenibile.
L’allestimento del Padiglione Francia alla 14a Biennale Architettura di Venezia “La Modernité, promesse ou Menace?” di Jean-Louis Cohen, (menzione speciale della giuria) risponde con un’interpretazione critica della modernità al tema “Absorbing Modernity” proposto da Koolhaas e, con esempi emblematici, evoca le contraddizioni che portano “all’assorbimento” dell’architettura moderna in Francia; la Villa Arpel di Monsieur Hulot, oggetto del desiderio e allo stesso tempo macchina ridicola, simbolizza il sogno, ancora oggi vivo, di una qualità della vita resa migliore grazie alle macchine.
La farsesca immagine di Smart Building offerta dall’esilarante Mon Oncle (film di culto di Jacques Tati del 1958) è alquanto catastrofica, quasi 60 anni dopo possiamo però affermare che le applicazioni della domotica non solo continuano a offrire esempi eccellenti nelle nuove costruzioni, ma sono addirittura indispensabili nella riqualificazione architettonica dell’esistente che rispetti criteri di sostenibilità ambientale.
Number 6 a Torino ne è un valido esempio.
Progettato e costruito nel 1663 come residenza, Palazzo Valperga, Galleani di Barbaresco e Canelli ha avuto nel tempo varie destinazioni d’uso fino al completo uso terziario con uffici direzionali e sportelli di un Istituto Bancario.
Grazie al progetto di riqualificazione e all’applicazione delle tecnologie di BTicino, il Palazzo è stato recentemente modificato per rispondere alle esigenze e agli standard di comfort contemporanei e ha oggi una doppia destinazione: sia ambienti uffici che residenziali, entrambi con alto livello qualitativo.
Le tecnologie domotiche gestiscono ogni aspetto dell’architettura interna ed esterna: dalla scenografica illuminazione del cortile alle funzionalità e sicurezza nelle aree comuni, dalla videocitofonia alla possibilità di visualizzazione dei consumi energetici, dalla termoregolazione all’automazione per l’illuminazione e gli impianti, dal sistema di anti intrusione alla diffusione sonora.
L’integrazione progettuale delle tecnologie di Building Automation, chiave indispensabile per un risultato funzionale ed estetico di alto valore, è anche l’elemento che consente il monitoraggio costante e la gestione intelligente delle risorse e garantisce un ciclo di vita Smart e Verde dell’edificio.
Credits Padiglione Francia Biennale Architettura Venezia :
curator Jean-Louis Cohen,
design by agency Projectiles (Reza Azard, Hervé Bouttet and Daniel Mészaros).
3D/360° virtual visit by Abvent
Model by Abvent and Projectiles
Infographics : Stéphane Desmulie, Abvent.
photo copyright © LUC BOEGLY / Pavillon français pour l’Institut français et le Ministère de la Culture et de la Communication.