
World Woven di Interface è la nuova collezione di pavimentazioni tessili che si ispira alle texture classiche note in tutto il mondo. Il designer David Oakey ha saputo attualizzare con grande sensibilità le resistenti e antiche trame dei tweed e delle tessiture su misura che hanno caratterizzato la sua infanzia nel Regno Unito.
World Woven di Interface ha il fascino dell’imperfezione e del “fatto a mano”; il calore, l’irregolarità del disegno e le complesse nuance cromatiche sono i segni distintivi di questa collezione che riflette perfettamente il trend residenziale che con sempre maggiore evidenza si sta diffondendo negli ambienti di lavoro.
“La bellezza della tessitura a mano risiede nella sua vicinanza con la natura, assente invece nell’uniformità sintetica della lavorazione industriale. In un tweed scozzese tradizionale, per esempio, il verde è fatto con un mélange che va da 10 fino a 15 colori con nuance cromatiche a immagine della natura.
Altrettanto ricchi di sfumature sono altri tessuti artigianali, come quelli a tessitura libera, conosciuti come Saori. Questi prodotti si prestano a molteplici possibilità: un semplice fondo neutro oppure una composizione di molteplici textures per creare diversità di movimento come nella natura” spiega David Oakey.
La collezione World Woven comprende sei formati in doghe (25×100 cm) e tre formati di quadrotte (50×50 cm), ciascuna declinata in otto colori.
I tre prodotti in quadrotte 50 x 50 cm sono Collings Cottage e Scottish Sett -che fanno rivivere il pied-de-poule e il tartan– e Mod Café che richiama i motivi a fantasia degli anni ‘50. Questi disegni possono combinarsi alle trame delle doghe oppure essere utilizzati come tappeto indipendente.
Palette di colori neutri e motivi su piccola scala si affiancano a texture con contrasto più definito. I filati tessuti a coste creano un motivo più morbido un effetto lanuginoso che ricorda il lavoro a maglia, altri più uniformi e armoniosi, l’ordito in un telaio.
Nell’ambito del proprio programma Mission Zero e fedele al suo impegno pionieristico nella sostenibilità, Interface ha creato queste collezioni con un contenuto di filato riciclato pari al 100%, in stabilimenti di produzione che utilizzando oltre 90% di energia rinnovabile.