La rapida espansione degli spazi coworking a Londra negli ultimi anni ha aperto diverse domande sul futuro degli spazi di lavoro condivisi in Europa: quali città saranno maggiormente coinvolte da questo trend? Quali sono i fattori che spingono il mercato Real Estate ad orientarsi verso i coworking? La ricerca Cushman & Wakefield fornisce una fotografia di quelli che potrebbero essere i driver della crescita futura, basandosi sulla dimensione del mercato, il contesto di business, le caratteristiche della popolazione, la presenza di possibili catalizzatori.
11 milioni di mq: è questa la superficie mondiale di spazi coworking e serviced office, e di questi, Londra e New York rappresentano il 22% degli stock globali. In Italia, Milano rappresente una piccola percentuale del totale (1,1%), seguita dallo 0,4% di Roma. Nel capoluogo lombardo, però, dal 2016 ad oggi l’assorbimento di spazi flessibili è passato dal 2% al 10%.
“Oggi incontriamo sempre più spesso aziende Corporate che, oltre alla sede tradizionale che continua a rappresentare l’HQ e l’immagine dell’azienda, cercano una parte di spazi flessibili che consenta loro di espandersi-contrarsi in modo snello e con il minor costo, in base al momento di mercato”, spiega Lamberto Agostini, Responsabile del team Project & Development Services di Cushman & Wakefield in Italia e Sud Europa.
Come è possibile, dunque, leggere al meglio l’evoluzione del mercato degli spazi coworking per intercettare al meglio influenze, catalizzatori e fattori di sviluppo di nuovi ways of working? Sul modello dello sviluppo del mercato londinese, come si possono ricavare dei modelli applicabili per le altre realtà?
È la domanda che si è posto il team di ricerca EMEA Research & Insight di Cushman & Wakefield che ha condotto uno studio, comparando oltre 40 città europee mettendo a confronto parametri economici e immobiliari alla base della domanda per spazi flessibili, divise in 4 aree: dimensione del mercato, il contesto di business, le caratteristiche della popolazione, in termini di formazione accademica e settori di attività lavorativa e i possibili catalizzatori di domanda come la presenza di startup o la collaborazione online.
Se la dimensione di una città è determinante, così sono altri fattori come la lunghezza e il costo degli affitti, come anche la presenza di una infrastruttura digitale adeguata che permetta un efficace nomadismo digitale. Il livello di collaborazione online, infatti, risulta un parametro importante da considerare tra i catalizzatori, così come la presenza di acceleratori per start-up e la spesa generale nel settore ricerca e sviluppo. Se questi ultimi dati offrono un parametro sul dinamismo della città, la presenza di impiegati nel settore ICT, soprattutto, ma anche di imprenditoria giovane, poi, garantiscono un bacino di utenza alla ricerca di ambienti community-based con forte possibilità di interazione e contaminazione.
Oltre a Londra, tra le prime 10 città europee, diverse sono le caratteristiche che potranno giocare un ruolo chiave sullo sviluppo degli spazi di lavoro condivisi: il mercato dinamico e digitale di Amsterdam, basato su tecnologie digitali e piattaforme di social media, la grande disponibilità di fondi e acceleratori di Berlino, la creatività ICT e gli investimenti in ricerca e sviluppo di Copenhagen, sono parametri che favoriranno lo svilupo di spazi coworking, come anche il grande numero di start up post crisi di Dublino e Madrid, di laureati nel settore tecnologico di Helsinki, e la grande infrastruttura tecnologica di Stoccolma che si prepara a vivere la seconda generazioni di creativi digitali, dopo le esperienze di King Digital, Mojang, MySQL, SoundCloud e Spotify.
“Nel futuro vedremo crescere la domanda per spazi misti anche da parte di aziende consolidate”, conclude Lamberto Agostini, prevedendo, dai risultati dello studio, uno scenario in cui dominerà “un mix tra uffici tradizionali ed uffici flessibili”.
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.AcceptRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.