Concept Jean Nouvel ai Saloni

Il prossimo Salone Internazionale del Mobile (9/14 aprile 2013) coinvolge uno dei nomi più illustri dell’architettura, Jean Nouvel, Pritzker Prize 2008, al quale ha commissionato un grande progetto dedicato ai Saloni interpretando le profonde trasformazioni che hanno contraddistinto, negli ultimi anni, il mondo dello spazio da abitare e dello spazio di lavoro.
In un’area speciale, all’interno del padiglione dedicato al SaloneUfficio, l’architetto francese esplorerà le possibilità attuali del costruito attraverso i principi liberatori del rifiuto di spazi clonati, chiusi e ripetitivi suggerendo alle aziende espositrici nuove formule di aggregazione per affrontare con maggiore forza il mercato interno e quello internazionale.
È alla fine degli anni Ottanta che Jean Nouvel costruisce il suo primo edificio per uffici, l’agenzia pubblicitaria CLMBBDO nella banlieu parigina, sviluppando i principali temi della sua personalissima visione dello spazio di lavoro: mobilità, convivialità, piacere, gioco, apertura tanto verso l’interno quanto verso l’esterno.

Tra 30 o 40 anni saremo stupiti di constatare quali condizioni invivibili propongono la maggior parte degli uffici di oggi”, dichiara Jean Nouvel. Cloni caricaturali, standardizzazione, totalitarismo, non potranno mai suggerire il minimo piacere di vivere in un ufficio.
E sono proprio la nozione del piacere del vivere in un ambiente di lavoro, la ricerca di nuovi materiali e di nuove tecnologie per realizzare soluzioni confortevoli, efficienti e rispettose dell’uomo e dell’ambiente quelle che “Progetto: uffici da abitare” vuole far emergere. Abitare gli uffici come si abita la propria casa, la propria città, perché si abitano i luoghi dove si lavora tanto quanto si abitano i propri appartamenti e ognuno ha diritto a piccoli piaceri – la regolazione della luce, le inquadrature, le viste – e a esprimersi attraverso i propri mobili od oggetti.
In un futuro prossimo si lavorerà sempre di più in appartamenti, a casa propria, o in spazi preesistenti di varie tipologie. “Progetto: uffici da abitare” presenterà alcune situazioni di lavoro in pieno contrasto con la segregazione urbana e la clonazione funzionale. Il ruolo dell’architetto – usando le parole di Jean Nouvel – è quello di interpretare le mutazioni tecniche, culturali e sociali contemporanee e proporre un linguaggio poetico, un progetto di libertà.

Un appartamento classico, un magazzino industriale, una casa privata, un grattacielo,
una piattaforma industriale e uno spazio teorico saranno luoghi di lavoro più umani e più piacevoli, spazi senza regole tradizionali, dove in primo piano viene messo il piacere di lavorare, dove ognuno compone il proprio spazio secondo le proprie esigenze, dove vivono giochi di luci e riflessi.