Non è Star Wars: “DARE” di BNP Paribas permette di creare riunioni che simulano la presenza nella stessa stanza, nonostante la distanza degli utenti, proiettandoli nello spazio reale come figure olografiche. Digital Augmented Real Estate è l’esempio di come la sinergia tra tecnologia e smart working stia cambiando i nostri spazi di lavoro permettendo di gestire sempre meglio la necessità di collaborare su singolo progetto nell’epoca del teamwork transfrontaliero.
Uno strumento di collaborazione ispirato agli effetti speciali cinematografici. BNP Paribas Real Estate in collaborazione con Mimesys, giovane start-up franco-belga che riunisce la mixed reality con la tecnologia olografica, ha lanciato “DARE” (“Digital Augmented Real Estate”), un dispositivo che utilizza la Mixed Reality & Holographic per gestire la crescente necessità di far incontrare dipendenti che operano in parti diverse del mondo.
“Dobbiamo comunicare e lavorare sempre più a stretto contatto con i nostri clienti all’estero, ma è fondamentale risparmiare il tempo trascorso in lunghi viaggi di lavoro”, ha spiegato Kevin Cardona, Head of Innovation di BNP Paribas Real Estate.
Il progetto, nato per il Dipartimento di Sviluppo Immobiliare di BNP Paribas Real Estate per la presentazione del progetto residenziale nel quartiere parigino di Bagneux, è stato esteso business line, sia dalla parte dei dipendenti, sia per clienti e fornitori.
DARE cerca di andare oltre i limiti dei sistemi di videoconferenza tradizionali permettendo da una parte l’espressione delle emozioni e del linguaggio del corpo per facilitare la comunicazione e la comprensione e dall’altra un maggiore coinvolgimento.
La tecnologia di DARE si basa su appositi laptop e telecamere con rilevamento di profondità in grado di catturare i movimenti del corpo e replicarli tramite un ologramma 3D. Inoltre prendendo spunto dalla tecnologia cinematografica, gli oggetti virtuali penetrano nel mondo reale grazie a degli speciali “occhiali per la Mixed Reality”.
Il risultato è un ambiente ibrido, che sovrappone spazio fisico e spazio virtuale.
“La comunicazione olografica sarà una pietra miliare necessaria per ridurre la necessità di viaggi aziendali costosi e dannosi per l’ambiente, migliorando l’efficienza delle aziende” scommette Rémi Rousseau, CEO e co-fondatore di Mimesys.
In un’epoca di sempre più diffuso nomadismo digitale, coworking, e lavoro agile non ci sono ragioni per dubitare che probabilmente avrà ragione.
Testo di Gabriele Masi.