Un “villaggio funzionale con un’estetica armoniosa”, in grado di coniugare “forme architettoniche tradizionali rurali con volumi innovativi”, attorno ad un’ampia serra che funge da coworking e cuore pulsante di questa azienda orientata allo smart working e alla felicità dei propri dipendenti.
L’architetto Matteo Thun ha sviluppato il progetto del Davines Village, alle porte di Parma, coniugando verde e benessere in un luogo dove “etica ed estetica convivono in armonico equilibrio”, come ha detto Davide Bollati, Presidente Davines.
L’headquarter di un’azienda deve essere l’espressione dei suoi valori: da questo paradigma Davines – specializzata in prodotti professionali per la cura dei capelli e della pelle- ha creato la sua sede affidando il progetto architettonico allo studio Matteo Thun & Partners (direttore tecnico Luca Colombo).
Bellezza, benessere dei dipendenti e attenzione alla persona sono, dunque, i paradigmi su cui si sono basati i 77mila metri quadrati dell’area, di cui 11mila destinati allo stabilimento produttivo, magazzino e agli spazi uffici, formazioni, laboratorio di Ricerca e Sviluppo.
Questi ultimi richiamano nella loro architettura al concetto di casa rurale italiana, reinterpretata in un ottica contemporanea: strutture a due piani disposte intorno a due corti centrali per comunicare accoglienza, intimità e comunità.
Il verde e la sostenibilità ambientale sono altri due valori importanti su cui si basa il progetto.
Al centro del progetto, la grande serra adibita a coworking con un bar e un ristorante aziendale di qualità gestito in partnership con Vicook (società di catering legata al ristorante a tre stelle Da Vittorio).
La serra è ombreggiata con una serie di alberi a tettoia che trasmette una piacevole sensazione di biofilia.
La relazione con la natura è stata uno dagli elementi base del progetto. Infatti il suggestivo paesaggio circostante progettato da Buono Gazerwitz entra negli ambienti interni grazie alle ampie vetrate.
Oltre all’orto scientifico, vero e proprio “laboratorio open air”, con piante officinali, aromatiche e alberi coltivati a scopo sperimentale o culinario, diverse aree verdi e specchi d’acqua circondano la struttura e gli edifici. Sul lato nord, la proprietà termina con una fascia d’alberi, parte integrante del Kilometro Verde, un progetto che prevede di contrastare le emissioni nocive dell’autostrada antistante.
Il Kilometro verde è parte dell’articolato progetto acustico di Paolo Galaverna (Genesis Acoustic Workshop) che ha dovuto far fronte alla complessità delle diverse esigenze di comfort acustico sia all’interno degli uffici, sale training e sale mensa, sia per quanto concerne il fono-isolamento dal rumore dell’autostrada e degli impianti all’esterno.
Per quanto riguarda la sostenibilità, infine, l’azienda non solo ha optato per soluzioni strutturali e sistematiche come il sistema BEMS (Building and Energy Management System) e il complesso sistema di schermatura solare realizzato da Resstende, ma ha voluto anche costruire un ambiente che diffondesse tra i dipendenti una cultura della sostenibilità: i rifiuti organici del ristorante, per esempio, sono usati per concimare il giardino, mentre nel parcheggio sono state installate dieci colonnine di ricarica per veicoli elettrici per favorirne l’uso.
Il comfort e la felicità dei dipendenti sono stati anche l’obiettivo degli interni, realizzati da Molteni&C|Dada Contract Division su disegno di Monica Signani che ha anche progettato diversi arredi custom made con materiali e finiture dal mood artigianale e ha adottato pareti vetrate per godere della luce naturale e amplificare all’interno la presenza della natura.
L’approccio custom made è stato adottato anche da Manerba che ha fornito postazioni manageriali (serie Revo)e 300 postazioni operative (collezione K-Word insignita con Good Design Award dal Museum of Architecture and Design del Chicago Atheneum).
“Con Davines condividiamo la filosofia aziendale improntata su un modello di economia più partecipativa, dove equilibrio tra etica ed estetica e un approccio umanistico al business sono tra i principali valori”, spiegano Grazia ed Elisa Manerba. “Ci siamo affiancati alla committenza con il nostro tradizionale approccio tailor-made, adattando i prodotti al concept generale degli interni e alle esigenze del cantiere. I prodotti campionati esprimono qualità, ergonomia, flessibilità, sostenibilità, garanzia di durata, tutte caratteristiche fondamentali quando si crea un ambiente per migliorare qualità e funzionalità degli ambienti di lavoro”.
Testo di Gabriele Masi.