Qual è il colore “giusto” per stare bene ed essere più produttivi in ufficio?
Se ne parlerà nello stand Dieffebi al Salone Ufficio (Pad 24 stand B19/B23) concepito come un “atelier sartoriale del metallo” si svolgerà un seminario dedicato al Colore, tema emblematico dell’universo “fashion”, declinato in questa occasione nel contesto “workplace”. Infatti, grazie alle performance tecniche di Dieffebi,il metallo diventa un elemento “soft”, anche attraverso l’uso del colore.
A sancire una partnership consolidata basata sulla comune missione dell’ eco-sostenibiltà, l’evento di Dieffebi vedrà la partecipazione di Akzo Nobel, multinazionale leader nella produzione di rivestimenti in polvere.
Dopo l’introduzione di Alberto De Zan, presidente di Dieffebi l’incontro prevede gli interventi di noti professionisti esperti in colore e percezione:
Lia Luzzatto, docente e consulente cromatica.
“Si sta seduti più comodi su un colore che ci piace (Verner Panton).”
Aldo Bottoli, perception designer.
“Il ruolo del colore nel dinamico ambiente fisico e di relazione.”
Claudia Salomoni, Specification Advisor & Marketing Coordinator Akzo Nobel.
“Every color is green.. or blue?”
Modera l’incontro Renata Sias, progettista e direttore di WOW! Webmagazine.
L’incontro si conclude con un light lunch.
I posti sono limitati: confermare la presenza a Alessandra Fardin afardin@dieffebi.com
Titolo Seminario: “Color trend per il workplace”
Quando: mercoledì 15 aprile, ore 12/13 (segue light lunch).
Dove: Salone Ufficio-Workplace 3.0, Pad 24 stand B19/B23.
Abstract degli interventi:
“Si sta seduti più comodi su un colore che ci piace (Verner Panton).”
Lia Luzzatto, docente e consulente cromatica.
Un’affermazione come quella di Panton sposta l’attenzione dalla forma al colore e pone l’accento sull’intima corrispondenza tra tonalità cromatiche e inclinazioni individuali che coinvolge il campo affettivo, psicologico e fisiologico. Così si tende ad abbandonare la deprivazione sensoriale data dalla mancanza di colore e di introdurlo sotto forma di tinteggiatura delle pareti, di colorazione della pavimentazione, di luce colorata o degli arredi. Gli architetti definiscono questa operazione ‘Umanizzazione degli ambienti’.
Il colore è in primo luogo qualità, ma è anche peso, perché non ha solo un valore cromatico ma anche uno luminoso ed è misura perché ha un’estensione dovuta al suo movimento intrinseco e ha una ‘temperatura reale’ ma anche una “temperatura percepita”. Per questi e altri motivi che saranno approfonditi, i trend colore della moda arrivano anche nell’arredo, ma con qualche distinguo soprattutto se si tratta di residenza o di ambiente di lavoro.
“Il ruolo del colore nel dinamico ambiente fisico e di relazione.”
Aldo Bottoli, perception designer.
Tutto avviene dentro un dinamico ambiente fisico e di relazione…La percezione è una esplorazione attiva non dissimile dal toccare, così, ogni superficie anche solo osservata, porta più informazione di quanto si pensi. Molte caratteristiche materiche si dichiarano a distanza: durezza, temperatura, peso e, a volte, persino profumo.
Così superfici e arredi si indossano un poco, come il “sarto” taglierà e cucirà i colori più consonanti per il metallo?
Lo scopriremo durante il workshop “Color trend per il workplace”.
“Every color is green.. or blue?”
Claudia Salomoni, Specification Advisor & Marketing Coordinator Akzo Nobel.
Perché una “vernice” può essere definita eco-sostenibile? Questo intervento toccherà alcuni caratteri tecnici dei rivestimenti in polvere, dei quali il colore è una proprietà fondamentale e di più immediata percezione. Dalle ricerche svolte nell’ Akzo Nobel Global Aesthetic Center che ogni anno seleziona i “ColourFutures”, emergono le tendenze entro le quali il colore assume anche caratteristiche di ecologia, economia e sostenibilità.