I 480.000 mq dell’ex area Expo di Milano sono l’oggetto del piano di rigenerazione urbana, proposto dal consorzio Vitali – Condotte – STAM, che vede Progetto CMR e HOK nel ruolo di leader architects.
Experia sarà un polo di attrazione a misura d’uomo che integra in modo sinergico innovazione, cultura, formazione, benessere, ricerca e salute. E, ça va sans dire, sarà un progetto rigorosamente eco-sostenibile.
Rimanda al significato latino di risveglio, ma anche al nome con cui gli antichi greci chiamavano l’Italia: Experia, non poteva essere scelto nome migliore per simboleggiare un’Italia che si risveglia e che usa l’architettura di qualità per liberarsi dal torpore.
Una nuova visione di città per la regione metropolitana meneghina, ma anche “ Un trampolino di lancio della Milano del futuro: un distretto smart, innovativo, autosufficiente, multifunzionale e ben connesso con le altre aree urbane, un modello di sostenibilità a 360° che può gradualmente allargarsi a tutta la città”, come ha spiegato Massimo Roj, AD di Progetto CMR.
Il Masterplan, presentato ieri a Milano, mantiene e rigenera il paesaggio naturale e culturale di Expo 2015, sviluppando un landscape concepito per e con la gente, partendo dal concetto di “ricucitura” urbana, emotiva e temporale.
L’insediamento è caratterizzato da un elevato livello di efficienza energetica, assicurando una copertura di circa il 75% del fabbisogno totale per climatizzazione, produzione di acqua calda sanitaria ed illuminazione artificiale.
Anche le strategie per la mobilità sono mirate al contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti, incentivando l’utilizzo del trasporto pubblico e condiviso.
Dal punto di vista urbanistico, Experia mantiene le griglia modulare e i due assi principali di Expo, trasformando il Decumano in una promenade nel parco (destinata al trasporto pubblico e alla circolazione pedonale). La varietà di funzioni favorisce la sostenibilità sociale e le volumetrie degli edifici minimizzano il consumo di suolo incentivando la sostenibilità ambientale.
Il progetto si articola in tre distretti principali:
Technology District a Ovest, dedicato a uffici, laboratori, e start up,
Research District, dedicato ai settori dell’agricoltura urbana, della farmacia e dell’analisi dei dati,
Innovation District, ad est, dedicato alle aziende della finanza, della moda e del design.
Una torre landmark identifica ciascun distretto creando uno skyline attraente che dialoga con il Padiglione Zero e l’Albero della Vita di Expo 2015, destinati a nuove funzioni.
Il masterplan di Experia è il risultato del lavoro di un team internazionale. Il consorzio, guidato da Vitali, Condotte e Stam, comprende Progetto CMR e HOK come progettisti principali, affiancati da un nutrito gruppo di consulenti provenienti da diversi settori: Ambiente Italia, IBM, KCity, MIC Mobility in Chain, Politecnico di Milano, SD Partners e Siemens.