Un’entrata che ricorda le passerelle d’imbarco, elementi tecnici visibili e onnipresenti, un sistema di consumo energetico autonomo: con la nuova École Nationale Supérieure Maritime di Le Havre AIA Associès ha affrontato la sfida architettonica di costruire una scuola su un vascello urbano.
Lungo i suoi 100m di lunghezza, la nuova École Nationale Supérieure Maritime è ancorata parallela alla banchina del molo di Le Havre come una nave pronta a salpare, con il piazzale antistante simile ad una passerella d’imbarco, la sala macchine, gli uffici tecnici nella “stiva”, le 16 aule e i 4 anfiteatri con vista sulla darsena.
In cima il piano inclinato dello skyline tra i belvedere e la prua, insieme a comignoli di luce posizionati sopra alla lunga scalinata che collega il piano terra al soffitto, rinforzano l’impressione di una barca dallo scafo scuro.
All’esterno, l’elegante interazione tra i solidi e i vuoti tra l’intelaiatura a traliccio in alluminio anodizzato rivela la struttura interna, armonizzando l’insieme di superfici opache e trasparenti, mentre gli interni costituiscono loro stessi spazi di apprendimento, pensati sul modello di una nave, così come gli elementi tecnici, dal riscaldamento, alla ventilazione, alle tubature e alle reti elettriche, onnipresenti e sempre a vista.
Come una nave, la struttura è anche in grado di gestire il proprio consumo energetico, anche in autonomia, grazie a tecnologie impiegate negli edifici con energia positiva (conosciuti in Francia come BEPOS). Questo è possibile attraverso quattro principi di sviluppo: un’architettura bioclimatica, l’implementazione di sistemi ad alte performance, l’uso di fonti di energia rinnovabili integrate (come l’innovativo sistema di pompe di calore con sensori nella darsena del porto dell’Eure e gli 850 mq di pannelli solari sul tetto in grado di fornire un picco di 170 kW) e un sistema con un software di controllo capace di monitorare tutte le performance.
Testo di Gabriele Masi.