
Un headquarters poliedrico e polifunzionale, summa delle nuove tendenze e dei nuovi ways of working: per ottenere la massima efficienza in ogni ambiente, AMA Albera Monti & Associati ha progettato e studiato nella nuova sede di The Boston Consulting Group l’acustica, l’illuminazione, il verde vivo, la tecnologia, il colore, l’arte. Un palazzo storico ripensato in ogni suo ambiente, ricercando l’”effetto wow!” nella diversità e nella totale fruibilità degli ambienti, dallo spazio co-working BCG Club, all’agorà del sesto piano, fino ai 300 metri quadri di terrazza in con una meravigliosa vista su Milano.
Dopo gli uffici Google, Wind, BNP Paribas e la ristrutturazione del Palazzo Ravizza, AMA Albera Monti & Associati firma la ristrutturazione del palazzo storico di Via Foscolo 1 a Milano, costruito nel 1873 dall’architetto Giuseppe Mengoni, oggi nuova sede di The Boston Consulting Group.
Già dal piano terra, dove si colloca la reception, si percepisce la volontà di creare un luogo poliedrico e sorprendente, mentre si vede ricomporsi nella parete rivestita di specchi l’anamorfosi del logo BCG, creata grazie alla collaborazione con lo studio Truly Design, che fluttua al centro dello spazio, in evidenza dall’uso di colori neutri e dalla quasi assenza di arredi.
All’interno sono diversi gli spazi che danno al progetto il suo carattere originale.
Uno di questi è il BCG Club, uno spazio di coworking a doppia altezza in cui si snodano dei tavoli disegnati su misura caratterizzati da una forma sinuosa. Anche il bar e il ristorante sono stati realizzati attraverso una progettazione accurata con particolare attenzione alla componente tecnologica che garantisce la possibilità di lavorare produttivamente anche in queste aree. Due ambienti che si aprono sulla terrazza attrezzata che si affaccia su piazza del Duomo. Anche in questo ambiente all’aperto è possibile lavorare grazie ai due grandi ombrelloni che riparano dalla luce solare nelle ore più calde della giornata e grazie a un’illuminazione caratterizzata da lampade flessibili che permette di organizzare eventi serali.
Una delle particolarità del progetto è infatti quella di permettere ai 500 dipendenti di lavorare sempre dovunque desiderino, distribuendosi liberamente sui 7 piani e i 6.200 mq dell’edificio.
Una mobilità dinamica favorita anche dalle 64 scrivanie regolabili in altezza e postazioni non assegnate prenotabili quotidianamente tramite l’app attiva sullo smartphone o usando gli schermi informativi, installati a tutti i piani, dove la disponibilità degli spazi è aggiornata in tempo reale.
Uno dei luoghi più innovativi e particolari di tutto il progetto è l’agorà del sesto piano, caratterizzato da una grande sala con una scenografica gradonata a forma di anfiteatro, uno spazio capace di trasformarsi in auditorium, spazio eventi, conference room e feste.
A fare da quinta di questo teatro, esattamente dietro alle spalle dell’oratore, è presente il green wall più lungo d’Italia, inserito in un camminamento a cielo scoperto, che segue l’andamento di una lunga la vetrata.
La gradinata porta direttamente al settimo piano dove si trova la sala del consiglio, progettata per garantire l’utilizzo dello spazio continuo nel tempo: i tavoli sono stati progettati per essere ribaltati e appesi al soffitto, trasformandosi in pannelli di supporto per esposizioni e mostre di opere d’arte, dando in questo modo nuova vita e la possibilità di un uso intensivo ad una sala essenziale nella vita di una grande azienda, ma spesso non utilizzata.
Infine numerose sono le soluzioni innovative che fanno dello spazio una summa di tutte le nuove tendenze in ambito di ufficio: da un palazzo che si apre al territorio, con spazi per ospitare mostre di arte contemporanea, alla massiccia presenza del verde, simboleggiata al terrazzo del sesto piano ispirato ad un giardino Zen, alle pareti decorate con graffiti.
La grande attenzione all’innovazione si nota anche nella scelta del lucernario CoeLux per le stanze dei partner BCG e le zone antistanti gli ascensori, nell’attenzione all’acustica e nelle digital room con molteplici monitor con tecnologia touch, che permettono di lavorare con un approccio nuovo e moderno.
Testo di Gabriele Masi.