L’incontro “Tecniche coraggiose per un lavoro più felice” organizzato da Mida e Mosaic lo scorso 28 novembre è stato un invito a riflettere sulla possibilità di portare nei contesti aziendali la Mindfulness,
ovvero lo stato della mente in cui siamo consapevoli, concentrati, in equilibrio, stabili, capaci di vivere il presente, di sgomberare la mente dai pensieri ansiogeni e di accettare più serenamente i rovesci della vita: uno stato che ciascuno può produrre attraverso opportune pratiche.
Contrariamente a quanto i pregiudizi potrebbero suggerire, il taglio è stato molto concreto; gli interventi di Marco Poggi, partner Mida, e di Marco Ghetti, partner Mosaic, hanno hanno sottolineato il bisogno di Mindfulness nel mondo del business. Per questo Mida e Mosaic hanno deciso di dare vita al progetto congiunto MindfulLab.
In sintesi: La felicita non è conseguenza della ricchezza; forse se sono più felice sono anche piu produttivo, creativo e simpatico. E, rovesciando la logica diffusa “sono infelice perché c’è la crisi” si ipotizza che forse “la crisi c’è perché siamo infelici”, in Occidente abbiamo perso il bandolo della Felicità autentica.
La visione “corporate” del concetto di Mindfulness è stata sottolineata dalla presentazione dell’edizione italiana del già famoso saggio di Chade-Meng Tan, (HR manager di Google Corporation) “Search inside Yourself. The unexpected path to achieving Success, Happiness and World Peace” che tradotto in italiano è diventato -chissà perché- “E’ facile lavorare felici se sai come farlo” (edizioni Corbaccio).
Concreti anche gli interventi dei relatori che hanno portato esperienze dirette.
Alessandro Zollo, ha spiegato che le aziende presenti nella classifica di Great Place to Work hanno performance tre volte superiori rispetto ad aziende analoghe non classificate.
Francesca Carimati ha raccontato l’esperienza del “Progetto Resilienza” in Mediaset, applicazione di tecnica Mindfulness per intervenire sul clima aziendale negativo e, lavorando sulla consapevolezza di sé e sul patrimonio delle proprie relazioni, sviluppare l’autoefficacia e la condivisione.
Ottaviano Di Cicco di Google ha presentato la vision di questa mitica azienda che “regala” il 20% del tempo lavorativo alla felicità e ai progetti creativi ed è fautrice del “una persona con un’idea può cambiare il mondo” confermando come l’Intelligenza Emotiva applicata nella vita lavorativa possano far sentire ogni dipendente stimolato, libero di esprimersi e dunque più creativo.
Pierangelo Pagella di Unicredit ha riportato studi scientifici che testimoniano l’importanza del Mindfulness in azienda e introdotto il tema dello scambio di energie tra la persona e lo spazio fisico descrivendo le aree dedicate al relax e alla concentrazione previste nella nuova torre.
Anche se dall’incontro emerge che lo “spazio” più appropriato è l’ambiente mentale, il silenzio e la respirazione che ci rendono capaci di “stare” in equilibrio nel presente.
Testo di Renata Sias, direttore di WOW! Webmagazine