Il product design è in grado di rendere “innovativa” una scrivania? Ce lo chiediamo mentre su Facebook impazza il video postato da Curioctopus con la scrivania del futuro in grado di farci svolgere ogni tipo di attività in modo intuitivo con gesti semplici. Ma forse non è questa l’unica possibilità per dare nuova linfa all’arredo che resta l’archetipo ed emblema dell’ufficio tout-court.
Il video di Curioctopus mostra un piano di lavoro estremamente vivace e interattivo
ben diverso dall’immagine proposta solo un paio di anni fa da un altro video viral “Evolution of the Desk” incentrato sul “percorso di svuotamento” che, dagli anni ’80, trasforma la scrivania in un inutile, disadorno e disabitato piano bianco.
Proprio nel momento in cui la vendita dei devices mobili ha superato quella dei PC fissi e lo smart working ci permette di lavorare in ogni luogo (spesso molto scomodi, ammettiamolo!) la scrivania torna a suscitare interesse ed è oggetto di radicali cambiamenti.
Nel regno ibrido del Workplace 3.0 la scrivania deve restare un elemento analogico capace di ospitarci nel modo più confortevole possibile oppure deve diventare oggetto digitale?
Su questo interrogativo si muovono, tra progetti di design tangibili e IoT intangibili, le nuove proposte, presentate durante il Salone del Mobile, che esprimono sostanzialmente due visioni.
La prima visione è quella della scrivania intesa come elemento di arredo, sempre più gradevole, confortevole, ergonomico, equipaggiato, versatile e personalizzato.
Antonello da Messina è stato grande precursore in questo senso… e il concetto dello studio di San Girolamo in fondo è ancora attuale con l’aggiunta di qualche dispositivo funzionale.
La seconda visione, generata dall’Internet Of Things è quella della scrivania intesa come strumento tecnologico interattivo, intelligente, integrato con sistemi informativi, dove quello che conta è il design del software più che l’industrial design.
Però tecnologie che richiedono costanti upgrade e rischiano la rapida obsolescenza possono forse creare problematiche se integrate in un “tavolo” che ha un’aspettativa di vita decisamente più lunga.
L’innovazione è possibile se la scrivania continuerà ad essere concepita come arredo?
Ci sono proposte anche in questa direzione. La creatività dei designer interviene soprattutto sulle gambe, proponendo un’ampia gamma di varianti, incluse quelle regolabili in altezza che stanno finalmente diventando un must anche in Italia.
Elementi distintivi sono gli accessori che diventano parte integrante della scrivania e gli aspetti percettivi e di design dove anche colore, finiture e materiali hanno un ruolo importante. Non meno importanti sono le performance funzionali: la personalizzazione, in chiave estetica e antropometrica; il dispositivo sit -stand; l’agevole alloggiamento dei cavi (siamo realisti: nonostante il wireless ci sono ancora molti “serpenti” da domare) la semplicità di montaggio, la versatilità e l’attitudine ad adattarsi a esigenze diverse di attività e organizzazione spaziale.
WOW ha selezionato i migliori desk system visti a Workplace 3.0 e durante la Design Week.
Herman Miller, Atlas Office Landscape, design Tim Wallace.
Un sistema di lavoro che abbina regolazione in altezza e lavoro collaborativo in un’unica raffinata soluzione. La struttura “senza travi” libera da ostacoli lo spazio di lavoro in modo che le persone possano adattare la postura alle proprie attività, seduti o in piedi. Le scrivanie sit-stand sono abbinate a schermi, tavoli ed elementi di archiviazione per creare un ambiente di lavoro completo. “Per me il problema non era di creare una singola scrivania, ce ne sono già tanti esempi- spiega il progettista- La vera sfida arriva quando quella singola scrivania deve essere moltiplicata e poi disposta in uno spazio. Ho visto l’opportunità per creare un sistema che offrisse dei reali vantaggi all’ambiente di lavoro, sia oggi che in futuro”.
Estel, I Pianeti – Evolution.
Desk system versatili e integrabili per comporre in configurazioni diverse ed estremamente personalizzabili l’ambiente di lavoro. Dalla scrivania singola alle composizione da 3 o 4 postazioni fisse oppure sit-stand con dispositivi di regolazione in altezza armoniosamente inseriti all’interno della struttura in legno. La gamma dei complementi e accessori prevede anche il Lockers che alloggia i box personali e le Chairbox che accompagnano l’utente nel luogo di lavoro.
Fantoni, Woods, design Metrica.
Un progetto dal mood naturale grazie all’uso del legno massello nelle declinazioni faggio e rovere. Il sistema è composto da ampi tavoli meeting e direzionali, scrivanie operative fisse e postazioni regolabili in altezza sit-stand.
La gamba, il cui disegno inclinato conferisce al tavolo un aspetto sobrio e sofisticato, è costituita da due elementi cilindrici telescopici di cui uno in legno. Al suo interno è posizionato un meccanismo elettrico che permette un’agevole regolazione dell’altezza del piano. L’elettrificazione dei tavoli corre sotto il piano, il modesty panel può essere accessoriato con porta-oggetti e dotato di ingresso usb per la ricarica dei vari device.
MDF Italia, 20.venti, design 967.
L’esile dimensione del telaio strutturale in metallo (un profilo da 20x20mm) connota il sistema con un elegante segno grafico. Aperto, versatile e personalizzabile è aggregabile in varie configurazioni o può vivere come workstation singola.
La scrivania è dotata di cablaggio integrato ed è corredata da un’ampia gamma di schermi e accessori: il vano a giorno inserito lateralmente nella cornice strutturale, schermi fonoassorbenti in varie dimensioni realizzati con Snowsound®, porta PC in lamiera su ruote e vivaci accessori porta cancelleria e documenti.
io.T (intelligence of Tecno), design studio Gtp e altri partner.
Di nome e di fatto la sfida di Tecno si lancia verso l’IoT con la sua scrivania che ora si amplia in un sistema intelligente votato al benessere e al cost-saving: arredi connessi ed integrabili a sistemi informativi, device, hub, per offrire in real time informazioni e soluzioni sia ai gestori di smart building che agli utilizzatori finali. Questo progetto raccoglie l’intuizione dello studio Gtp e si avvale da due anni della collaborazione di un team di lavoro composto da esperti del settore quali TIM, STMicroelectronics, Digitronica.it, Ilevia, InfoSolution e Videoworks.
Estel Evolution sit-stand.