I sistemi di scrivanie visti a Orgatec 2016 possono unire le persone intorno a un tavolo oppure separarle tramite piccoli schermi; sono tutti ergonomici e nel 90 % dei casi regolabili in altezza.
I contenitori per l’archiviazione, di cui l’ufficio paperless sembrava poter fare a meno, diventano indispensabili elementi divisori negli ambienti open space, sistemi componibili di architettura per interni spesso concepiti come lockers per alloggiare oggetti personali.
Uso funzionale dello spazio e massima personalizzazione sono gli elementi comuni ai desk e storage system scelti da WOW!
Sedus, Grand Slam + se-Wall.
Ingegnose combinazioni di scrivanie, archiviazione, schermi ed elementi trasparenti, per creare negli ambienti open space un funzionale sistema integrato di archivio e scrivanie. I contenitori multifunzionali possono essere configurati a piacere in una vasta gamma di opzioni flessibili, espandibile anche nelle aree comuni dell’azienda.
Estel, I Pianeti.Un sistema di workstation che si snoda lungo una dorsale di connessione tra più postazioni di lavoro, generando composizioni dinamiche e stimolanti per vivere lo spazio in una dimensione fluida e motivante. La “spina” centrale creata dai contenitori alloggia il cablaggio e funge da supporto per scrivanie e schermi fonoassorbenti.
Unifor, Teamer, design Michele De Lucchi + Cases, design Jean Nouvel.
Tavolo con struttura centrale (la base è fissata posto sotto il pavimento sopraelevato) e quattro configurazioni fronteggianti con parti terminali fisse per favorire brevi riunioni informali. I contenitori modulari Cases, a giorno in legno naturale, forniscono le funzioni di archiviazione alle postazioni operative.
Haworth, Be_Hold.
Un sistema di contenitori che si adatta a diversi stili di lavoro – da quello collaborativo a quello di concentrazione- utilizza l’elemento design (metallo perforato, colori, elementi in tessuto, lockers, armadi scorrevoli …) per creare spazi di lavoro funzionali, con una forte personalità individuale.
Vitra, Cyl, design Ronan & Erwan Bouroullec.
E’ un sistema dal design lineare caratterizzato da superfici e forme cilindriche in legno massiccio che -consapevolmente “analogico”- rinuncia a soluzioni di cablaggio. “In origine era stato pensato come tavolo per la casa…Penso che con la sua semplicità riesca a soddisfare l’esigenza di creare un’atmosfera ordinata e accogliente all’interno degli uffici.”, spiega Ronan Bouroullec.
Sinetica, Stay, design Paolo Mantero + Use Me.
Un completo abaco di piani modulari, dalle forme piacevolmente arrotondate per creare infinite composizioni, autonome o integrate con i contenitori e le librerie della collezione Use Me. Il tavolo in tutte le sue funzioni e declinazioni, dall’ufficio operativo al direzionale, dalla sala meeting agli ambienti conviviali. Legno naturale e tessuto rimandano a situazioni contract e residenziali.
Ersa, Edge, design Claudio Bellini.
Il disegno particolare della gamba, la struttura metallica e le partizioni feltro riciclabili con funzione acustica sono le caratteristiche distintive di questo sistema che integra cablaggi, fioriere e illuminazione.
True, Wing, design Parisotto + Formenton.
Un tavolo nato per gli ambienti di lavoro adatto anche a contesti di home-office e residenziali. Si caratterizza per la struttura leggera, che trae ispirazione dai cavalletti dei tavoli da lavoro, e per il top dalle forme arrotondate “a saponetta”.
Vitra, CDS, design Antonio Citterio.
Estetica industriale per questo desk system disponibile in diverse configurazioni e modelli, incluso quello regolabile in altezza. Una struttura sofisticata pensata per utilizzare in modo efficiente lo spazio.
Kokuyo, Rolling Workspace, design Nendo.
La lavagna circolare, strumento che sviluppa la creatività diventa un elemento che può ruotare nell’ambiente di lavoro, appoggiare alla parete, integrarsi nella scrivania o usare come schermo divisorio.ù