La scelta della pavimentazione tessile è sempre influenzata da molteplici fattori quali il design, la funzionalità, la sostenibilità, il prezzo e il servizio. Nella valutazione delle performance vengono a volte sottovalutati dettagli importanti come per esempio la funzione fonoassorbente. Interface ha presentato nel manuale Just The Facts alcuni suggerimenti fondamentali.
Pensiamo ad un ufficio open space: i sistemi di riscaldamento, di ventilazione e di condizionamento dell’aria, pannelli divisori di altezze ridotte e pareti o facciate vetrate, telefoni che squillano, fotocopiatrici rumorose e un costante sottofondo di chiacchiericcio. Tutti questi suoni, trasmessi direttamente e riflessi sulle superfici possono creare livelli di rumore inaccettabili.
Soprattutto in questa tipologia di ambienti di lavoro l’uso di materiali di rivestimento assorbenti a soffitto e pavimento è essenziale per aumentare il comfort.
La pavimentazione tessile svolge un ruolo importante nel ridurre la riverberazione del suono, assorbendo i rumori aerei fino a 10 volte di più rispetto a qualunque altro materiale per pavimentazione, ma la massima efficienza può essere raggiunta solo tramite una scelta adeguata.
È fondamentale innanzitutto comprendere la natura del problema acustico, che varia da progetto a progetto, per valutare quale possa essere il contributo di un rivestimento per pavimenti: bisogna migliorare l’intelligibilità del parlato, come nel caso di una sala riunioni, oppure c’è la necessità di incrementare la fonoassorbenza per aumentare la sensazione di privacy, come in un ufficio open space?
Importante è anche conoscere ciò che si ascolta, cioè definire i suoni tipici e le frequenze che richiedono di essere assorbite: un alto coefficiente di assorbimento infatti, non è sempre garanzia di successo, anzi a volte può avere effetti controproducenti. L’orecchio umano è, infatti, più sensibile ai rumori di media e alta frequenza: assorbire troppi rumori di sottofondo nelle frequenze più basse può portare ad accrescere la percezione delle frequenze più elevate e fastidiose.
InterfaceFLOR per misurare i livelli di assorbimento acustico del proprio rivestimento per pavimenti utilizza l’EN ISO 354, poiché segue standard riconosciuti a livello internazionale. Infine bisogna ricordare che sebbene la pavimentazione tessile presenti valori di impatto e di assorbimento acustico indubbiamente migliori rispetto alla pavimentazione rigida, tuttavia da sola non potrà mai essere sufficiente a garantire un assorbimento acustico totale. È necessario pertanto intervenire anche su soffitti e pareti, elementi che spesso offrono il contributo critico decisivo ad un ambiente acusticamente corretto.
Testo di Gabriele Masi.