
Contribuire a diffondere la cultura dello smart working e rivalutare il patrimonio immobiliare sul territorio italiano: con questi obiettivi Copernico ha firmato una partnership con BNL Gruppo Paribas che porterà un nuovo modello di flesibilità e di riqualificazione urbana.“Smarter Together” si baserà su una piattaforma di knowledge sharing di ambienti funzionali e confortevoli, arricchiti da eventi e iniziative perpromuovere il benessere della community.
“Un cambio “culturale” e “relazionale”, capace di essere una leva fondamentale di evoluzione del modo di vivere l’azienda, di lavorare, di condividere idee e di collaborare”. Antonino Marino, Direttore della Direzione Immobiliare BNL ha presentato con queste parole l’accordo “Smarter Together” con Copernico per la rivalutazione del patrimonio immobiliare in ottica smart working.
L’accordo prevede una creazione di un network di luoghi di lavoro, pensati come centri di aggregazione e condivisione di idee ed esperienze, in grado di creare una positiva contaminazione culturale in grado di supportare e potenziale il progetto “flexible working” intrapreso dalla banca nel 2016 e che ha già coinvolto 2.700 lavoratori che operano per un giorno a settimana fuori dall’azienda.

Il progetto, partito dal building BNL ClubHouse Barberini a Roma, un membership club votato al business e dedicato a professionisti di alto profilo, punta anche ad una riqualificazione urbana delle città interessate, creando un’ottica di work-life balance più sostenibile anche dal punto di vista ambientale e offrendo una nuova vita a luoghi dismessi.
Per ora Roma, Bologna, Varese e Cagliari saranno le prime città coinvolte, ma BNL prevede nei prossimi anni di ampliare il modello alle sedi di Brescia, Genova, Napoli, Prato, Alessandria e Novara.
“La nostra mission è creare contesti fertili, dove le aziende possano proliferare e innovare il loro modo di fare affari scegliendo un modello di lavoro e di vita adeguato al nuovo contesto economico” ha commentato Pietro Martani, Founder e CEO di Copernico. “La flessibilità non è più solo un’esigenza, è un dato di fatto e comporta la necessità di avere a disposizione strumenti che permettano alle aziende di scalare e alle persone di sentirsi bene”.
Testo di Gabriele Masi.