Il meglio di St. Moritz Art Masters.

Il prestigioso St. Moritz Art Masters Award 2013 è stato assegnato al geniale artista-designer dissidente Ai Weiwei, protagonista “assente” del festival dedicato all’arte contemporanea ideato da Monty Shadow e curato da Reiner Opoku che in questa sesta edizione pone il focus sulla Cina.

Il suggestivo Iron Tree, opera site-specific di Ai Weiwei all’interno della Chiesa Protestante si St. Moritz è certamente una tappa imperdibile dell’articolato itinerario artistico di St. Moritz Art Masters che fino al 1° settembre coinvolge oltre trenta location – hotel, gallerie, spazi urbani- e si snoda in Engadina da St.Moritz a Zuol, da Scuol a Sils Maria, tra mostre e iniziative collaterali: tour guidati, workshop, simposium, talks e l’esclusivo ricevimento di beneficienza nel corso del quale è stato attribuito al grande Ai Weiwei il St. Moritz Art Masters Award 2013, premio in oro offerto da Cartier, partner della manifestazione insieme a Mercedes-Benz.
Anche se il nome di maggior richiamo è certamente quello dell’eclettico artista-designer-architetto Ai Weiwei (insieme agli architetti svizzeri Herzog & de Meuron ha progettato la Serpentine Gallery di Londra e lo Stadio Nazionale di Pechino a “Nido di Uccello”) con la sua monumentale opera (la scultura è composta da 99 ceppi di essenze diverse di legni provenienti da regioni montane della Cina assemblati con enormi viti a vista ed esaltati da colorature-colature di ruggine) le diverse sedi di St. Moritz Art Masters offrono un ampio e inedito approfondimento sull’arte contemporanea cinese. A partire dall’ingresso del Mercedes-Benz Art Lounge alla Posthaus, anche quest’anno sede ufficiale degli incontri, dominato e illuminato dai grandi ideogrammi al neon di Su-Mei Tse che rappresentano i punti cardinali.

È curata dall’ex ambasciatore svizzero in Cina Uli Sigg (uno del maggiori collezionisti d’arte contemporanea cinese che il prossimo anno donerà alla Cina un museo a Hong Kong con le sue collezioni) la collettiva ospitata nella palestra Turnhalle che potrebbe intitolarsi Slow Art in Cina: cinque giovani artisti (Liu Wei, Xue Feng, Ni Youyu, Li Zhenwei, Li Xi) con tratti e ispirazioni molto diversi tra loro che hanno come comune denominatore la lentezza nell’esecuzione delle proprie opere.

La Palace Galerie espone i rassicuranti animali di Shao Fan e le enormi xilografie di Fang Lijun dove compaiono gli elementi che sono ormai il suo segno distintivo: figure calve semi immerse nell’acqua.

Gli spazi del Kempinski Hotel, dedicati alla fotografia e curati da Amedeo M. Turello, propongono le immagini di fotoreportage del Pulitzer Liu Heung Shing che hanno come oggetto della Cina dopo Mao: lo spostamento dal collettivismo all’individualismo, le icone del nuovo sogno cinese. In contrappunto, la mostra “Emotional stories” offre evocativi modi di catturare momenti intimi attraverso gli scatti di grandi Maestri internazionali: Steve McCurry, Patrick Demarchelier, Bruno Ehrs, Hans Georg Esch, Peter Lindbergh, Joel Meyerowitz, Paolo Solari Bozzi, Robert Wilson, Mimmo Jodice.

Tra le presenze italiane ad Art Masters va segnalata anche la mostra alla Galleria Monica De Cardenas di Zuoz aperta fino a fine settembre, un’ampia e completa panoramica dedicata alla brava Claudia Losi che fa spiccare i temi base della sua ricerca artistica: la simbiosi e i ritmi delle metamorfosi nel mondo animale e vegetale raccontati tra licheni e ricami, foto e nuove sculture in cemento.

Altri grandi artisti internazionali completano la proposta, tra questi Donald Baechler  con  i suoi fiori giganti in bronzo all’ingresso del Badrutt’s Palace, fuori scala anche le sedie di Sébastien de Ganay all’Hotel Kulm. L’itinerario tra gli highlights prosegue tra le opere di Robert Wilson, Jan Fabre, Hubert Kiecol, Olaf Breuning, Enzo Cucchi e attraverso sorprendenti installazioni come BlackBox di Kerim Seiler, il policromo l’atelier installato sul tetto del Criystal Hotel destinato ad accogliere artisti (quest’anno ha ospitato il sudafricano Gerald Machona e la cinese Li Li) ispirati dalla vista mozzafiato nella creazione proprie opere.

Il percorso di Art Masters 2013 si conclude idealmente di notte nel bosco di Sils-Maria con la grande installazione luminosa del norvegese Rune Guneriussen: indispensabile il buio per poterne apprezzare al massimo la suggestione.

Testo di Renata Sias, direttore di WOW! Webmagazine

St. Moritz Art Masters 2013
St. Moritz (Svizzera)
Dal 23 agosto all’1 settembre 2013

 

 

Didascalie

1 Ai Weiwei “Iron Tree” (2013) wood and iron, © St. Moritz Art Masters 2013.
2 Liu Wei “Eastward” (2010) oil on canvas, © Liu Wei/ Sigg Collection, © St. Moritz Art Masters 2013.
3 Xue Feng “Flashback” oil on canvas, © Liu Wei/ Sigg Collection, © St. Moritz Art Masters 2013.
4 Su-Mei Tse  “Dong, Xi, Nan, Bei” 2006, Neon Edition © St. Moritz Art Masters 2013.
5 Liu Heung Shing “A Chinese youth skating past the giant statue of Mao”Dalian (1981) All rights Reserved. © St. Moritz Art Masters 2013.
6 Steve McCurry “A young monk runs along the wall over his peers”. Shaolin Monastery, Hunan Province, China (2004) © St. Moritz Art Masters 2013.
7 Claudia Losi “Biotope I” (2013) concrete. Courtesy Galleria Monica De Cardenas, Milano/Zuoz © St. Moritz Art Masters 2013.
8 Kerim Seiler “Black Box Project“ Crystal hotel, Relay (Situationist Space Program), 2013 © St. Moritz Art Masters 2013.