
E’ un Blog che non vive nel web ma nello spazio reale, quello che Alessio Pozzoli ha disegnato per Sesta. Una vivace famiglia di arredi e accessori per ambienti collettivi e spazi ufficio, costantemente in progress dal 2015 – anno in cui è stata esposta per la prima volta al Salone del Mobile– che ha continuato ad evolversi e ad arricchirsi grazie anche a nuove visioni suggerite dalle necessità emerse nel corso della pandemia.
Oggi, con la collezione di paraventi e sedute lounge, ha raggiunto un’ampiezza esemplare nella gamma dei prodotti, delle finiture e delle soluzioni possibili. Ma nonostante questa completezza è per sua natura un progetto “aperto”, orientato verso nuovi sviluppi, predisposto per rispondere a sempre nuove esigenze.
Con poche parole, il designer Alessio Pozzoli sintetizza perfettamente lo spirito di questa poliedrica collezione, inserita nel catalogo Design Collection di Sesta “Blog è un aggregatore di emozioni, uno spazio che mette a proprio agio, creato per condividere opinioni, riflessioni e idee”.
Questa visione prende corpo attraverso otto linee di prodotti complementari tra loro (sedie, panche, divani, sgabelli, pouf, scrivanie, tavoli, tavolini, librerie, pareti, lavagne, paraventi e divisori) suddivisi in tre aree: Lounge, Work, Meeting.
Adattabili per forma, dimensioni e funzionalità ad ogni ambiente questi complementi modulari permettono di allestire Smart Workplace, Activity Based Office e postazioni Home Working, ma anche soluzioni per ogni tipo di spazio collettivo: spazi attesa, musei, aree break, ecc.
La famiglia Blog è concepita per garantire la configurazione rapida e facilmente trasformabile di ogni ambiente e genera un catalogo estremamente diversificato di prodotti che ha come elemento comune la totale flessibilità. Tutto è pensato per muoversi in modo fluido negli ambienti.
Lo spessore culturale e il background professionale del designer Alessio Pozzoli, che dal 1999 collabora con Sesta, si leggono in diversi tratti caratterizzante di Blog, per esempio nell’utilizzo sapiente della ruota, nelle forme morbide, nella semplicità formale vagamente zen che rimanda al suo Maestro Isao Hosoe e anche nell’ attenzione ai fattori percettivi.
La scelta e l’abbinamento di forme, colori e materiali è guidata dall’obiettivo di valorizzare gli ambienti, di emettere energia positiva, di favorire il benessere nel workplace.
L’industrial design eccellente non trascura infatti l’aspetto emozionale e “qualistico” degli oggetti (per usare l’espressione coniata da un altro Maestro, Clino Trini Castelli) influisce fortemente sulla percezione dello spazio ed esercita un’azione determinante sulle attività che vi si svolgono, creando atmosfere che possono favorire sinergie, condivisione di idee e modalità più serene e gioiose di vivere e lavorare insieme.
Testo di Renata Sias