
L’emergenza corona virus ci ha costretti a lavorare da casa, che non significa fare smart working, come ho spiegato in un precedente articolo!
Nel prossimo futuro però, lavorare da casa potrebbe diventare “normale”, quindi è importante abituarci a rendere questo cambiamento il più piacevole possibile.
La guida “Work a sutra” di Sedus invita alla consapevolezza delle diverse posture che si assumono lavorando e offre una serie di utili consigli pratici per prendersi cura di se stessi, mantenersi sani sul lavoro, essere più attivi e migliorare il benessere.
Scarica qui l’opuscolo integrale.
Molte aziende non strutturate per lo smart working hanno testato in emergenza il lavoro da remoto e chi sta vivendo l’home working affronta quotidianamente le problematiche del lavorare in un ambiente domestico non concepito per questa funzione.
Anche a casa, per salvaguardare la salute, è fondamentale tenere conto dell‘organizzazione dello spazio e dell‘ergonomia.
La guida “Work a sutra” di Sedus parte dall’identificazione e dall’analisi delle diverse posture di lavoro per sintetizzare sette considerazioni di base:
1 Adottare una varietà di posture
2 La sedia da lavoro ergonomica come must
3 Scegliere strumenti per aumentare le prestazioni e favorire la postura dinamica
4 I dispositivi smart consentono posture smart
5 Seduti ed attivi per mantenere il corpo in movimento
6 In piedi per cambiare postura
7 Rilassarsi e variare le posture
Partendo dal principio di base che il corpo umano è progettato per muoversi, l’esortazione sostanziale è quella di assumere diverse posture durante la giornata lavorativa: per esempio camminare durante le telefonate e anche mentre si leggono email e anche mentre si inviano, utilizzando la dettatura vocale.
Dato che abbiamo libertà di scelta è meglio approfittate della varietà di opzioni a disposizione – ci si può sedere anche sul pavimento, perchè no?- cambiando postura, anche solo per una breve pausa, ogni 20 o 30 minuti al massimo.
Alla domanda “qual è la migliore postura sul posto di lavoro?” l‘esperto di ergonomia generalmente risponde “sempre la prossima”!
Fatto salvo il principio di evitare la posizione statica, per le attività alla scrivania più prolungate -anche a casa- è indispensabile una buona sedia ergonomica da regolare in modo appropriato (la guida spiega esattamente cosa e come regolare).
Anche l’uso corretto degli strumenti tecnologici può aumentare la qualità della postazione in home working.
Per esempio, se si utilizza il portatile con tastiera e mouse separati, è meglio collocarlo su un livello più alto cosicché la testa e il collo siano in una posizione naturale senza tensioni.
Per ridurre lo sforzo muscolare ed evitare dolore al collo, la posizione del collo e della testa deve essere compresa tra 15° e 25° sotto il livello orizzontale.
Non c’è bisogno di scrivania per usare smartphone e tablet, tuttavia l‘uso di questi dispositivi in posizioni inappropriate per un periodo esteso può essere dannoso.
Se per un po’ di tempo vogliamo stare sdraiati, meglio avere un sostegno per la schiena e usare un cuscino sotto le ginocchia per mantenere la curva a S della schiena.
Inoltre, per scrivere sullo smartphone è sempre meglio usare l‘indice invece dei pollici.
Abbiamo più volte riportato evidenze scientifiche sui danni irreversibili causati dalla vita sedentaria.
Il metabolismo è fortemente legato al nostro movimento fisico. Il movimento migliora la circolazione sanguigna, l‘attività cerebrale e l’efficacia sul lavoro e la vitalità.
Ma anche stare in piedi tutto il tempo può essere dannoso come stare troppo seduti.
Sfruttiamo quello che la casa può offrirci per lavorare o rilassarci staccandoci dalla postazione di lavoro: in cucina, in camera o sul terrazzo, per i più fortunati.
Ultimo, ma non meno importante, cerchiamo di avere più luce naturale possibile. Sempre.