
Euroluce 2015 cade nell’anno che l’UNESCO ha dedicato alla luce, quali sono gli aspetti che vuole emergano con questa assegnazione? Euroluce saprà affrontare le problematiche più vive? Ne parliamo con Stefano Bordone, presidente di Assoluce, particolarmente attento agli aspetti percettivi ed emozionali della luce. “ Non a caso in Italiano ‘venire alla luce’ è sinonimo di nascere” ci fa notare.
L’UNESCO assegna ad ogni anno un tema con l’obiettivo di sensibilizzare su particolari problematiche, quale aspetto si vuole che emerga dedicando il 2015 alla Luce?
Dedicando il 2015 alla Luce, l’UNESCO vuole soprattutto fare emergere il tema del risparmio energetico, che pur essendo un elemento molto importante non è però l’unico significativo.
Nel secolo scorso la Luce ha segnato umanità con innovazioni nei campi più disparati: dalla teoria della relatività all’applicazione in ambito medicale dei raggi laser, dalla televisione LED a Internet.
Purtroppo permangono anche ai nostri giorni profondi squilibri -non solo per quanto riguarda luce- ma forse se solo l’elettricità arrivasse in ogni punto del mondo, molti problemi sarebbero risolti.
Nel mondo occidentale il dato più recente è la graduale sensibilizzazione del consumatore finale sulla qualità della luce. Fino a pochi anni fa ci si limitava a considerare ‘c’è tanta luce’ o ‘c’è poca luce’ oggi possiamo affermare che è in atto un’evoluzione culturale che riguarda sia il consumo energetico sia il ruolo importante che la luce ricopre nella qualità di un ambiente.
Naturalmente l’industria risponde a queste esigenze. E’ però importante che il consumatore sia consapevole e non si limiti a una visione superficiale di risparmio energetico. Per esempio si tende a percepire l’illuminazione LED come la soluzione a tutti i problemi, ma c’è scarsa informazione sul fatto che i LED non sono tutti uguali (spendendo poco anche la qualità della luce è scarsa). Inoltre, nella rincorsa acritica verso questa tecnologia, non si considera che anche le riconversioni industriali per produrre LED anziché normali lampadine creano consumi di altro genere. Sicuramente ci saranno benefici a lungo termine, ma al momento sono sopravvalutati.
Il tema della percezione è fondamentale perché la luce ha una forte carica emozionale e influisce non solo sulla qualità ambientali, ma sullo stato d’animo, sull’umore delle persone, come molte ricerche scientifiche hanno confermato.
Perché nell’ufficio, si tende a privilegiare l’aspetto tecnico e quantitativo con soluzioni illuminotecniche piuttosto banali che non suscitano emozioni?
Paradossalmente c’è molta attenzione a un benessere che va oltre la 626 e alle migliori condizioni psicofisiche che hanno benefici anche sulla produttività, ma difficilmente vengono coinvolti lighting designer nel progetto di un ambiente di lavoro. L’illuminazione è una voce che si prende in considerazione solo alla fine del progetto, spesso quando il budget è esaurito.
Su questo tema vanno sensibilizzati i developer e i progettisti perché la figura del lighting designer è fondamentale e va integrata nel progetto generale. Il lighting designer è in grado di rendere “bella” la luce, trasferisce un modo di pensare, interpreta la luce.
E’ necessario integrare questa competenza tecnica nel progetto e, se fatto in fase iniziale, il costo non è più alto ma si possono ottenere anche risparmi economici.
Dunque la luce “trasferisce un modo di pensare”, Euroluce 2015 sarà in grado di trasmettere questo messaggio e portare emozione anche nella luce tecnica?
Euroluce ha sempre avuto una doppia anima, decorativa e tecnica, unire le due anime rischia di aumentare troppo i costi di un prodotto. Euroluce potrà dimostrare che la luce decorativa non è solo maquillage, se le aziende lo avranno compreso.
Nel campo dell’illuminazione tecnica un fenomeno che sta emergendo e che denota la capacità delle aziende di innovare è unire più funzioni nel corpo illuminante: dispositivi fonoassorbenti o apparecchi per emissione di musica, per esempio.
Questi prodotti ibridi offrono soluzioni di comfort visivo e acustico e rispondono a nuove esigenze del mercato.
Oggi l’ufficio è concepito come un luogo dove si deve stare bene e questi prodotti ibridi vanno verso questa direzione, unire più funzioni porta probabilmente anche benefici a livello economico.
Questo è un chiaro esempio della necessità di un equilibrio tra dove va il mondo e cosa fanno le aziende. Euroluce ci mostrerà altri esempi di innovazione finalizzata alle nuove esigenze emergenti.