
Con i suoi 202 metri, è il grattacielo più alto d’Italia. A distanza si apprezza la snella silhouette che svetta nello skyline milanese, ma avvicinandosi si scoprono altri elementi che rendono unica la Torre Allianz di CityLife: i quattro contrafforti d’oro che la penetrano e la flessuosa facciata ondulata che genera dinamismo. Andrea Maffei, progettista con Arata Isozaki di questa nuova icona dell’architettura che nei suoi 50 piani ospiterà gli uffici di Allianz, sintetizza in una video intervista gli aspetti più innovativi di questa “Torre Infinita”.
La Torre Allianz, progettata da Arata Isozaki e Andrea Maffei, nell’ambito del programma di riqualificazione del polo urbano della Fiera di Milano voluto da CityLife, è la prima conclusa delle tre torri (delle altre, che portano la firma di Zaha Hadid e di Daniel Libeskind, sono appena iniziati gli scavi) ed è già un simbolo della Milano che cresce.
Le ispirazioni progettuali e le citazioni sono colte: per esempio, la Endless Column di Constantin Brancusi installata nel 1937 nel parco di Targu-Jiu, in Romania, che suggerisce la creazione sistemi ripetibili all’infinito (“Serve per sostenere le volte del paradiso”, spiegava poeticamente l’autore); il Futurismo, non a caso un movimento che si è sviluppato a Milano “nato per rispondere ai temi della città contemporanea”, nella sua aspirazione alla massima verticalità, anche questa Torre Infinita rappresenta una “riflessione sui temi della città contemporanea” spiega Maffei e continua “Nel nostro arcipelago di forme abbiamo trovato interessante sviluppare l’idea di un grattacielo senza fine, una sorta di endless tower. Intendevamo studiare un concetto da applicare al grattacielo, prima ancora che immaginarne la sua estetica. Nell’aspirazione alla massima verticalità, abbiamo scelto di applicare il concetto di un sistema modulare che si può ripetere all’infinito, senza soluzione di continuità.”
Come dare forma ai concetti di verticalità e di tensione verso l’alto?
“Abbiamo scelto di applicare il concetto di un sistema modulare che si può ripetere all’infinito senza soluzione di continuità. Il modulo prescelto si compone di 6 piani per uffici, con una pianta molto stretta e allungata di 21×58 metri.
La scelta di queste proporzioni è finalizzata ad uno snellimento del volume per accentuarne la verticalità e lo rende strutturalmente provocatorio vista la snellezza di una forma così alta”.
Quali sono gli aspetti innovativi delle doppia pelle in vetro curvata?
“Le facciate sono caratterizzate da pannelli in vetro curvato a freddo che creano le grandi curvature dei moduli. Questa soluzione è stata ottenuta attraverso delle tecniche di cold-bending, ovvero di piegatura a freddo del vetro solo attraverso il suo incollaggio ai montanti in alluminio con un lato ricurvo”.
Quali sono i riferimenti al Futurismo milanese?
“Alle due estremità sono previsti tre ascensori panoramici con pareti vetrate che, salendo verso la sommità del grattacielo, consentiranno di ammirare il paesaggio e creeranno l’effetto di edificio-macchina caro al futurismo milanese.
Altro riferimento al futurismo sono i quattro contrafforti che hanno la funzione è di ridurre le oscillazioni della torre negli ultimi piani per consentirne l’utilizzo con il massimo confort. Le strutture sono state portate all’esterno, in modo da farle diventare una forte caratterizzazione architettonica. Finora non è mai stata realizzata questa soluzione ingegneristica”.
Molti sono i primati che trasformano la Torre Allianz in un’icona dell’architettura contemporanea e in una nuova attrazione turistica della città.
Foto di Alberto Fanelli (le due immagini in apertura e in basso)
Credits
progetto/design:
Arata Isozaki e Andrea Maffei
Design team:
Pietro Bertozzi, Takeshi Miura, Alessandra De Stefani, Chiara Zandri, Vincenzo Carapellese, Roberto Balduzzi, Francesca Chezzi, Takatoshi Oki, Stefano Bergagna, Paolo Evolvi, Elisabetta Borgiotti, Hidenari Arai, Carlotta Maranesi, Higaki Seisuke / Andrea Maffei Architects s.r.l. Milano
strutture/structure:
Maurizio Teora (PD), Luca Buzzoni (PM) / Arup Italia s.r.l., Milano
facciate/facades:
Mikkel Kragh, Mauricio Cardenas, Matteo Orlandi, Maria Meizoso, Carlos Prada / Arup Italia s.r.l.
impianti/plants:
Gianfranco Ariatta, Roberto Menghini, Riccardo Lucchese, Andrea Ambrosi / Ariatta Ingegneria dei sistemi s.r.l., Milano
antincendio/fire consultant: ing.Salvatore Mistretta, Milano
transporti verticali/lift consultant: Jappsen Ingenieure, Francoforte
lighting design: LPA – Light Planners Associates, Tokyo
project management:Giorgio Montagna, Valentina Guagenti, Francesca Milani / J&A, Milano
Alberto Ferrari, Pietro Baccarelli / Ramboll, Londra
superficie lorda: 92.907 mq.
SLP 41.000 mq.