
Favoriscono la socializzazione, aumentano gli standard di work-life balance dei dipendenti, permettendo ai lavoratori di lavorare più a lungo e con un morale più alto: il Take Your Dog To Work Day 2017 del prossimo 23 giugno, riporta al centro il tema degli uffici dog-friendly e dei vantaggi ad essi connessi. Tra i sostenitori c’è Kurgo che ha progettato il suo workplace come un habitat creativo a misura di cane.
“Portare il cane in ufficio migliora la qualità di vita delle nostre persone anche sul lavoro, rendendo l’atmosfera più rilassata e aumentando l’interazione fra colleghi”. Le parole di Marco Travaglia, Regional Director Southern Europe di Purina, sono un esempio dell’esperienza che sempre più aziende nel mondo stanno vivendo e che viene celebrata nella giornata mondiale Take Your Pet to Work Day.
Nata nel 1999 dall’associazione Pet Sitters International, l’iniziativa è stata pensata allo scopo di incoraggiare i dipendenti di tutto il mondo a sperimentare la gioia di portare con sé al lavoro il proprio animale domestico.
L’apertura delle porte degli uffici agli animali da compagnia è la testimonianza di come ormai gli spazi domestici e gli ambienti di lavoro si compenetrino sempre di più, arricchendo la sensazione di home feeling dei dipendenti e venendo incontro alle loro necessità di work-life balance.
Diverse ricerche condotte negli ultimi anni, tra cui l’ultima nel 2016 del Banfield Pet Hospital commissionate da Mars Petcare, hanno mostrato come la presenza di un animale domestico in ufficio abbia sui dipendenti effetti benefici sulla riduzione dello stress (85%), su una maggiore socializzazione (79%) e sulla diminuzione del senso di colpa nel lasciare il proprio animale a casa da solo (85%), aumentando nel contempo l’attività fisica durante la giornata e aumentando la produttività (67%).
Una questione di mentalità, che richiede anche un intervento adeguato di pianificazione.
Il programma ideato da Nestlé è un buon punto di riferimento per le aziende che vogliono muoversi in questa direzione.
PAW (Pets at Work) prevede un processo di selezione dei cani a cui è permesso stare in azienda, condotto da uno specialista attraverso questionari sulle abitudini comportamentali e osservazioni. Ad esso segue un periodo di prova di tre mesi, alla fine dei quali viene dato il definitivo lasciapassare. Inoltre il progetto è regolato da diverse precauzioni che l’azienda ha preso per evitare lamentele legate alla presenza dei “colleghi cinofili”: ci sono spazi, come sale riunioni o aree di ristorazione, dove i cani non sono ammessi, per venire incontro anche a colleghi e visitatori non amanti degli animali e costanti controlli anti-pidocchi e anti-vermi, effettuati almeno ogni sei mesi da un veterinario fornito dall’azienda.
Durante la giornata, però, i dipendenti possono decidere se lasciare i propri cani nelle apposite dog-friendly rooms, lasciarli liberi in un piccolo giardino creato appositamente o tenerli al guinzaglio vicino alla loro scrivania, sdraiati comodamente su un cuscino.
Kurgo
Un altro esempio di successo è quello di Kurgo, azienda di prodotti per cani, che ha fatto della sua mission il modello per gli uffici di Salisbury, in Massachusetts (U.S.), creando un ideale ufficio pet-friendly, utilizzando legno e acciaio riciclato dai container usati per le spedizioni.
Per chi volesse aderire al Take Your Dog To Work Day 2017 queste sono i consigli della stessa Pet Sitters International per vivere al meglio la giornata:
1. Controllare in anticipo se in ufficio non ci siano persone allergiche, spaventate o infastidite dalla presenza di animali.
2. Rendere il proprio ambiente di lavoro “a prova di cucciolo”, eliminando piante velenose, fili e cavi elettrici pericolosi e assicurando in zone non raggiungibili possibili prodotti o materiali tossici.
3. Rendere il proprio animale presentabile, pulito e in ordine e considerare se i suoi normali comportamenti e il suo carattere si adattano in modo ottimale ad un ambiente nuovo e particolare come quello dell’ufficio.
4. Preparare una borsa completa di tutto ciò che può servire: dalla ciotola per l’acqua e per il cibo, al disinfettante all’occorrente per raccogliere eventuali bisogni.
5. Programmare in anticipo come affrontare eventuali imprevisti, in modo da non farsi trovare impreparati.
6. Evitare di forzare i colleghi ad interagire e ricordare loro cosa è permesso dare da mangiare e cosa no: cioccolato, caramelle o altri tipi di cibi possono essere molto dannosi.
Testo di Gabriele Masi.
In apertura una foto dalla gallery di Purina.