
Inaugurata nel 2008 come laboratorio aperto per la sostenibilità, la Leaf Community Loccioni mantiene la sua promessa e si evolve diventando Comunità Smart e immaginando un futuro co-creato e condiviso tra pubblico e privato; con l’adozione di 2 km del fiume Esino, prende vita 2Km di Futuro.
Enel, Nissan, Samsung SDI e Veneto Banca sono i partner per lo sviluppo di questo progetto. In 6 anni nuovi progetti e interventi hanno portato questo laboratorio, punto di riferimento internazionale, ad un autonomia energetica del 55% e a un totale coinvolgimento del territorio. E proprio l’adozione di 2 km del fiume Esino, ha fornito lo spunto per il nome 2km di futuro®: un modo per ripensare il ruolo dell’impresa, che continua a generare lavoro e ricchezza, ma anche valore ed opportunità, aprendosi al territorio, occupandosi dell’ambiente naturale e della persona, in sinergia con le istituzioni.
Tra gli elementi innovativi del progetto:
Flumen: per la prima volta 2 Km di fiume vengono adottati da un’impresa privata, per la messa in sicurezza dell’area e lo sviluppo di un laboratorio di progettazione pubblico-privato.
Leaf Lab: dall’esperienza della Leaf House, la casa ad emissioni zero, nasce il primo edificio industriale connettivo in Classe A+, in grado di gestire i flussi e di raggiungere l’autonomia energetica.
Micro-grid: l’installazione di sistemi di accumulo e lo sviluppo di sistemi di gestione dei flussi energetici elettrici e termici, rendono questi 2 km uno dei primi esempi di micro-grid reale e funzionante.
Mobilità elettrica: veicoli elettrici che parlano con la rete intelligente e diventano all’occorrenza accumuli energetici per gli edifici; la micro grid si arricchisce con la mobilità elettrica e con le infrastrutture di ricarica.
Con il Forum 2Km di Futuro, il Gruppo Loccioni, Enel, Nissan, Samsung SDI e Banca Veneta con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Ministero dello Sviluppo Economico, della Banca Mondiale, di UN Habitat, della Regione Marche, di Kyoto Club e Legambiente, hanno voluto creare una nuova occasione di condivisione e coinvolgimento.
Il tema principale su cui si è sviluppato il confronto tra rappresentanti del mondo economico, scientifico e istituzionale, è quello della smart-grid, interpretata come volano di sviluppo tecnologico, economico e culturale, come impegno sociale da parte di imprese e organizzazioni, per la possibilità che offre di mettere in equilibrio uomo, natura e tecnologia.
L’evoluzione dall’originaria Leaf Community, con la sua Leaf House, i tre edifici industriali, il parco solare, la microcentrale idroelettrica, a Comunità Smart, con l’integrazione del fiume come risorsa, l’unicità del Leaf Lab, le infrastrutture di ricarica Enel, la mobilità elettrica Nissan, i sistemi di accumulo energetico Samsung SDI e la gestione intelligente dei flussi energetici Loccioni, ha portato 2 Km di territorio ad essere un angolo di futuro. Energeticamente autosufficiente al 55% rispetto al 22% iniziale, con il 38% di ore di autonomia annua rispetto al 4% precedente e un autoconsumo energetico dell’88%.
I risultati in numeri: per questi 6 anni, sono anche i 220 giovani assunti, 36000 visitatori da tutto il mondo, 13 milioni€ di investimenti fatti sul territorio, i 18 enti coinvolti, più di 100 le imprese del territorio, più alcuni leader di mercato, che hanno avuto lavoro dal progetto. Un risultato che diventa esempio ripetibile di come la collaborazione diffusa, le attività di recupero e quelle sulle energie rinnovabili, insieme alla smart grid possano effettivamente essere un percorso valido e percorribile per costruire un futuro sostenibile.
Non solo in termini ambientali, ma anche di lavoro e opportunità.
Testo di Gabriele Masi.