La ricompensa economica può garantire la serenità ma non la felicità: il 70% dei lavoratori occupati si dichiara insoddisfatto. Lo ha detto Gabriele Gabrielli, docente alla LUISS, in occasione della Conferenza ‘Oltre la Total Compensation’ di Great Place To Work Italia che ha offerto interessanti approfondimenti e le esperienze delle aziende eccellenti.
“È necessario riscoprire un fondamentale del management: non siamo tutti uguali e non guardiamo al lavoro tutti allo stesso modo. -ha continuato Gabrielli- Per questo assumono un valore sempre maggiore i benefit ‘non monetari’, beni ‘relazionali’ e ‘intangibili’, tra i quali spicca la qualità del luogo fisico di lavoro.” (tangibilissima in realtà. ndr). Gli occupati mettono ai primi posti, oltre all’ambiente di lavoro, l’affidabilità del titolare, l’appartenenza al team, lo stile di leadership, la fiducia, l’autonomia, la civiltà nei rapporti e “fare un lavoro che piace”. Dati confermati anche dall’indagine che ConTe svolge semestralmente tra i dipendenti: alla domanda ‘Perché lavori qui?’ solo il 7% risponde la retribuzione, mentre il 54% opta per l’ambiente di lavoro. Sbaglia chi pensa che i benefit intangibili siano a costo zero e sbaglia chi pensa che i comportamenti delle persone siano riconducibili solo alla relazione monetaria. Affinchè i benefit non tangibili raggiungano l’obiettivo si devono però conoscere le persone nella loro profondità e complessità, si devono analizzare i motivi di insoddisfazione e le individuali aspirazioni alla felicità. Ha operato in questa direzione Lilly; oltre a riorganizzare gli uffici con luoghi di incontro per stare insieme in modo creativo, ha condiviso con i dipendenti strategie di benefit sviluppate su tre filoni: salute, tempo libero e famiglia (incluse coppie sposate e di fatto, etero e gay). Anche Sanofi Aventis, si rivolge a persona (anche vita privata) e salute (polizza infortuni per 3000 dipendenti, check-up gratuito, sconti sui farmaci, ecc.) e parallelamente punta su comunicazione, trasparenza e uffici di qualità (ristorante aziendale e analisi mensili delle polveri indoor, ecc.). Tetrapak offre splendidi uffici e flessibilità (declinata ad ogni livello e mansione): orologi eliminati e smart working per tutti, ogni dipendente deve sentirsi un libero professionista. Libertà è il core di Welcome Italia, che consente anche un anno sabbatico ai dipendenti e rifiuta le rappresentanze sindacali “perché ognuno deve sentirsi libero di rappresentarsi da solo senza paura di essere punito”, spiega l’AD Stefano Luisotti. ‘Flessibilità fuori e dentro’ è il motto di InJob (99% donne; 70% dei dipendenti si dichiara felice) dagli orari agli spazi di lavoro confortevoli e attrezzati. Smart working uffici accoglienti e capacità di stabilire relazioni positive anche in ConTe che tra i valori condivisi mette anche il divertimento (istituendo Ministri del Divertimento che organizzano eventi e party).
Il benefit intangibile può avere mille volti, ma i valori costanti restano worklife balance, trasparenza, coinvolgimento, fiducia, responsabilizzazione, sistemi di misurazione per obiettivi, schema etico e visione comune: parole chiave del nuovo modello di leadership.
Sei soddisfatto del tuo lavoro?
Contano di più i benefit monetari o quelli ‘intangibili’?
Editoriale interattivo di Renata Sias