
Nel complesso di CityLife a Milano, all’interno del lotto progettato da Zaha Hadid e affacciato sul nuovo parco pubblico, si trova l’appartamento (230 mq +80 di terrazze) per il quale Marco Piva è stato incaricato di curare l’interior design, l’illuminazione e gli arredi. Dopo tante esperienze progettuali nel settore hotel e contract, Marco Piva affronta il tema più intimo della casa. Lo intervistiamo per capire come si coniugano l’approccio progettuale domestico e quello rivolto al contract in questo perfetto esempio di luxury living.
L’appartamento, vissuto come prima casa, si sviluppa secondo le necessità abitative del cliente stabilite in fase progettuale.
Per andare incontro alla passione degli acquirenti per la cucina e per la musica, bisognava riservare due spazi importanti e tecnologicamente avanzati a questi due ambiti. Sono presenti anche mobili antichi appartenuti alla famiglia, pezzi d’arte, quadri e tappeti persiani. L’obiettivo è stato raggiungere una sofisticata eleganza per tutti gli ambienti, che sono sobri e funzionali, ma ricchi di dettagli che ne sottolineano l’esclusività e la ricercatezza.
Intervista con Marco Piva
Come affronta il progetto casa un progettista che si è sempre occupato di hotel/comunità?
Il nostro successo nel settore dell’ospitalità deriva dall’aver introdotto all’interno degli spazi collettivi rimandi alla domesticità che potessero far sentire l’ospite come a casa propria. L’approccio progettuale per l’ospitalità o il privato è identico, cambiano solo i referenti e le metrature. Il nostro know-how, ci permette di affrontare con mente aperta le scale progettuali più diverse.
Quali sono i concetti chiave mutuati dall’hotel che possono arricchire la casa?
L’idea di dare un servizio alla comunità. A Roma stiamo lavorando al recupero di un edificio molto bello trasformato in complesso residenziale. I volumi, reinterpretati, sono immaginati per un nuovo modo di abitare e mantengono alcune zone comuni tipiche degli alberghi: zone di incontro, di relax e aggregazione; hall e reception, palestre e spa condominiali, sale multifunzionali.
Quale must ha potuto aggiungere all’ambiente domestico il tuo know-how?Attenzione nei minimi dettagli e un’eleganza senza tempo. Un progetto funzionale attento alle nuove tecnologie. Un vestito misura che risponde alle esigenze del cliente.
E’ stata fatta una ricerca attenta sui cromatismi, selezionando colori contemporanei ma poco invasivi: una gamma cromatica di tendenza che non stanchi con il passare del tempo.
Per gli arredi è stato selezionato il meglio della produzione italiana nel campo del design, sia dal punto di vista della qualità dei prodotti che della loro funzionalità con una ricerca focalizzata sul dualismo antico/contemporaneo.
Nella zona living si concentra una delle principali particolarità del progetto: un’apertura a scomparsa tramite intercapedine, della quale non si vedono binari nel momento in cui è aperta rendendo la vista sul soggiorno unica. Completamente fonoassorbente, divide lo spazio quando necessario, creando uno spazio riservato per l’ascolto della musica o la visione della televisione. Anche le terrazze coperte assumono un ruolo molto importante.
Domotica e diffusione sonora. Dal punto di vista tecnologico tutte le unità CityLife sono dotate di tecnologie d’avanguardia e dei sistemi di domotica. Oltre a quella in dotazione, Marco Piva ha sviluppato un’importante operazione extracapitolato insieme a BTicino.
Dal punto di vista acustico, è stato predisposto un importante impianto Home Theatre, è stato inoltre predisposto un impianto di filodiffusione nascosto all’interno di contenitori/pareti.
L’illuminazione. L’aspetto tecnico e decorativo relativo all’uso della luce è stato un elemento fondamentale per tutta la progettazione, sia interna che esterna.