
BTicino affronta il tema del contributo di domotica e tecnologia nel migliorare la qualità di vita dei disabili, attraverso il progetto con il Centro Protesi INAIL. Grazie all’innovativo sistema MyHome, BTicino offre il supporto e la flessibilità necessaria affinché la domotica possa diventare il mezzo per una vita migliore e il più possibile indipendente.
Oggi la tecnologia domotica offre valide soluzioni per migliorare la qualità di vita dei disabili. La piattaforma di automazione domestica MyHome di BTicino, che integra automazione, climatizzazione, citofonia e sicurezza, rappresenta il nuovo modo di progettare l’impianto elettrico. Il sistema amplia le possibilità di gestione dell’abitazione e, consentendo l’integrazione d’interfacce personalizzabili in mobilità, rende la vita più semplice e funzionale agli individui diversamente abili, ma al contempo consente l’accesso alle funzioni anche a tutti gli altri occupanti dell’abitazione.
Il vero obiettivo della domotica è, infatti, quello di sviluppare un sistema unico che possa comprendere tutte le funzioni di comunicazione ed autonomia.
La modularità installativa e l’integrazione funzionale dei diversi dispositivi, uniti ad una semplice ed economica predisposizione impiantistica, offrono la libertà di scegliere quali applicazioni adottare fin da subito e quali eventualmente integrare nel futuro, senza interventi strutturali e con un’ottima gestione dei costi.
“Considerare la persona disabile come elemento attivo all’interno di una struttura immobiliare è il presupposto fondamentale per avviarsi alla progettazione di una casa domotica. Per una persona con disabilità le apparecchiature tecnologiche non hanno senso se isolate dal contesto della casa: la domotica e gli ausili devono essere compatibili ed integrarsi all’ambiente in cui vive il disabile.”, spiega l’ingegner Angelo Davalli, responsabile formazione e progetti ausili tecnologici del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (BO).
“Quando ci rechiamo per un sopralluogo nella casa di una persona disabile, la prima valutazione riguarda il “livello tecnologico sopportabile del paziente” e dell’ambiente in cui vive, questa fase di analisi consente di proporre le soluzioni più idonee e questo perché non sempre l’ausilio tecnologicamente più avanzato è quello che soddisfa al meglio le necessità della persona”.
Nella collaborazione con il centro Protesi INAIL, BTicino sta lavorando anche ad altri progetti di ricerca che intersecano la domotica ad ausili tecnologici all’avanguardia.
“I vantaggi apportati dalla collaborazione con i tecnici BTicino hanno avuto grande impatto sulla vita dei nostri pazienti”, conclude Angelo Davalli. “L’obiettivo per noi è quello di avere a disposizione un referente tecnico che, sempre più, possa operare su due livelli: a supporto della progettazione degli impianti in casi specifici e intervenendo a priori sulla progettazione, non solo per suggerimenti e consigli tecnici, ma per creare insieme prodotti ad hoc, che siano veramente a misura del paziente, progettati per ogni singolo caso. La porta verso questo mondo, tutto da esplorare, è ancora molto più che aperta”.
Testo di Gabriele Masi.
Didascalie
1, 3 Simulatore di controllo domotico, BTicino.
2, Angelo Davalli Responsabile formazione e Responsabile progetti ausili tecnologici del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (BO).