
“Essere design” ha un significato ben diverso da “fare design”: nel titolo, nelle foto e nei dialoghi raccolti in questo libro dedicato alla storia di Caimi Brevetti, il curatore Aldo Colonetti ha messo in luce questa vocazione già presente nei primi innovativi prodotti ideati da Renato Caimi a partire dal 1949, una specificità che i quattro figli -Gianni, Renzo, Franco, Giorgio– hanno saputo sviluppare con altrettanto entusiasmo fino oggi.
Fantastiche fotografie, in gran parte bianco e nero, ritraggono le Persone della Caimi al lavoro nella loro quotidianità e con un pizzico di ironia. Mani: mani in primo piano a sottolineare il saper fare e dialoghi autentici, concreti con i protagonisti di questa azienda che rappresenta l’eccellenza del design made in Italy nel mondo.
Sala gremita per la presentazione del volume “Essere Design” al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Il libro racconta quasi 70 anni di storia del design attraverso il modus operandi di Caimi Brevetti.

Dietro ogni oggetto c’è poi la componente umana, in relazione a chi lo progetta e lo produce e, soprattutto, a chi decide di acquistarlo. È da qui che parte tutto.
È questo uno dei capisaldi della filosofia Caimi Brevetti, nata con il fondatore e perfettamente condivisa dai suoi quattro figli, che ha ispirato il lungo dialogo su cui si struttura l’intera narrazione ad opera di Aldo Colonetti.
“È un viaggio dove le persone sono protagoniste, accanto a una serie d’invenzioni, basti pensare all’ultima in ordine di tempo, il sistema Snowsound, che rendono il design prima di tutto sapere industriale e conoscenza del processo produttivo, in modo tale che i grandi progettisti coinvolti possano dialogare alla pari con le innovazioni più avanzate della tecnologia e della ricerca scientifica. La documentazione fotografica, soprattutto in bianco e nero, realizzata da Raoul Iacometti, è un vero e proprio reportage dentro la fabbrica e negli studi dei designer, e rappresenta non soltanto l’oggi e il domandi della Caimi, ma costituisce una testimonianza virtuosa del nostro Paese, della Brianza, della Milano operosa”.
Etica ed estetica vanno di pari passo. Per Caimi Brevetti “essere design” significa per prima cosa progettare tutelando l’idea e rendendo il progetto realmente utile. Essere design vuol dire mettere al centro la persona e il concetto di ricerca.
In questo circolo virtuoso fatto di persone e di relazioni umane è determinante il ruolo dei designer e del loro rapporto con l’azienda che, nel rispetto dell’autonomia inventiva, sono in collegamento costante con l’innovazione tecnologica e di processo che sta dietro alla nascita di ogni prodotto di Caimi Brevetti.
Un modello esemplare e non molto diffuso, dove artigianalità e industria parlano un linguaggio comune.
Da questa filosofia progettuale, discende un modus operandi in cui il sapere e le soluzioni originali si costruiscono insieme, passo dopo passo, con accelerazioni, ripensamenti, intuizioni e nuovi paradigmi. Solo così è possibile costruire una relazione virtuosa e continua con ogni singolo designer.
Le fotografie di Raoul Iacometti accompagnano la narrazione di questo libro corale, nel quale le immagini rappresentano il filo conduttore della storia, documentando con coerenza e precisione il percorso del progetto: dall’idea alla sua realizzazione, evidenziando in ogni immagine che, accanto a una macchina, a una pressa, a un impianto di verniciatura, a un crogiolo di fonderia, c’è sempre una persona.
Questa sensibilità fa parte di una cultura progettuale dove l’industrial design è inteso come oggetto, ma anche come servizio.
È proprio questo che “Essere Design” vuole comunicare lungo le sue 208 pagine: una filosofia aziendale che mette in evidenza l’identità e la riconoscibilità generale di Caimi Brevetti e, nello stesso tempo, l’identità di ciascuno dei progettisti coinvolti.