Fidelio alla Scala. Avete notato la Tshirt che indossa Jaquino durante il duetto con Marzelline nel primo atto? C’è scritto WOW! a caratteri cubitali! Non siamo sponsor del Teatro alla Scala – ci piacerebbe molto!- ma è divertente e ci fa molto piacere “esserci” in questo evento davvero WOW!
7 dicembre 2014: prima del Fidelio al Teatro alla Scala di Milano. Meritatissimi i 12 minuti di applausi al Fidelio diretto da Daniel Barenboim, alle voci sublimi – in particolare alla Leonore di Anja Kampe – e all’affascinante la regia di Deborah Warner che evidenzia l’attualità e il carattere universale di questa opera, non un melodramma ma una storia privata e politica; più che una storia d’amore è la vicenda di una donna forte e innamorata; un racconto di ingiustizia che rimandano a fatti drammatici dei nostri giorni.
L’ambiente non è una prigione stereotipata, ma una specie di fabbrica dismessa, uno spazio tetro, un luogo di generica emarginazione.
Jeans, felpa, tute da lavoro, Tshirt (WOW!) sono gli abiti di scena; bandiere rosse che sventolano citazioni pittoriche e luci che trasformano la scena sono le metafore universali di azioni eroiche spinte dal desiderio di giustizia.
Altro curioso dettaglio: l’ufficio del capocarceriere Rocco, non assomiglia in modo preoccupante ai “nuovi” prodotti in stile industriale e raw recentemente presentati a Orgatec?
Testo di Renata Sias