
Portare il proprio cane in ufficio è un antistress garantito e per le aziende un efficace meccanismo low-cost per aumentare il benessere delle persone.
Come dimostra una ricerca svolta in Virginia, il clima è più rilassato e i dipendenti sono più sereni nelle aziende che permettono ai cani di accompagnare i padroni in ufficio. Per le imprese può rivelarsi un efficace meccanismo low-cost per aumentare il benessere delle persone.
Adesso Shabaka, la mia cagnolina basenji di 14 anni, preferisce dormicchiare nella sua cesta sotto la scrivania, ma da giovane mi accompagnava anche nelle visite in cantiere e nelle riunioni presso le aziende più illuminate con le quali ho avuto il piacere di collaborare, suscitando simpatia, informalità e un’atmosfera più rilassata. Non è solo una mia impressione, gli effetti della pet-terapy sono scientificamente riconosciuti, esiste un sito dedicato Take Your Dog To Work Day® e ora Randolph T. Barker, docente della School of Business alla Virginia Commonwealth University ci offre dati più concreti con la recente ricerca “Preliminary investigation of employee’s dog presence on stress and organizational perceptions” pubblicata su International Journal of Workplace Health Management. La ricerca, svolta sul campo presso un’azienda dog-friendly, è la prima ad offrire una misurazione quantitativa dell’effetto positivo esercitato sui lavoratori dalla presenza di cani nell’ambiente di lavoro. Tra i vantaggi riscontrati spiccano la riduzione dei livelli di stress (non solo percepiti ma confermati dalla misurazione di ormoni tramite prelievo di saliva), soddisfazione sul lavoro superiore rispetto alla norma, maggiore impegno nelle attività e stimolazione all’interazione con i colleghi e al lavoro di squadra. Si tratta solo di definire qualche regola aziendale per non arrecare disturbo e magari istituire un’area dog-parking…
Testo di Renata Sias