Ho appreso con grande piacere che diversi prodotti della categoria “Design per il Lavoro” sono stati selezionati tra i vincitori del XXIV Compasso d’Oro ADI, il più antico e autorevole premio di Design.
Mi riferisco in particolare a Flap di Caimi Brevetti e Vela di Tecno, ma anche alle menzioni speciali a LaPalma per Add e a Unifor per SC&A (con un po’ di rammarico per chi, come Privée di Ares Line, pur arrivato alla selezione finale, non ha però superato l’ultimo passaggio).
Una soddisfazione personale, in un certo senso. Avendo fatto parte della commissione ADI Design Index nella categoria “Design per il Lavoro” ho infatti attivamente partecipato alla selezione di questi prodotti, ne ho seguito il percorso in questo triennio e sostenuto la validità nelle diverse fasi che portano al premio finale.
Da diverse edizioni il settore workplace non suscitava interesse nella giuria del Compasso d’Oro, ma grazie alle aziende che hanno investito in ricerca e innovazione e si caratterizzano per la coerenza progettuale, il 2016 segna una svolta, dimostrando che gli strumenti di lavoro non sono solo, anche se indispensabili, quelli tecnologici e non è solo in quel campo che si genera innovazione.
La qualità, reale e percepita, del lavorare è data anche dall’ambiente fisico, uno dei tre pilastri fondamentali dello Smart Working (insieme al management e alla tecnologia).
E gli arredi con gli altri elementi di interior design hanno un peso determinante in questa qualità, a patto che davvero offrano qualcosa di nuovo, che aiutino a migliorare il benessere delle persone e non siano solo forma ma anche prestazione.
Il segreto di questi prodotti e degli altri destinati a diventare masterpiece è racchiuso nelle sagge affermazioni di alcuni tra i professionisti vincitori del meritati Premi alla Carriera del Compasso d’Oro 2016:
“Come tecnici del design, possiamo fare qualcosa per cambiare la situazione. Il nostro lavoro ruota intorno all’invenzione e al miglioramento.” (James Dyson, vincitore del premio alla carriera internazionale).
“Mi piace progettare prodotti che durino negli anni, non intrusivi e che diano la sensazione di essere sempre stati dove li si posiziona, ma che comunque provochino la fantasia.” (Carlo Bartoli, vincitore del premio alla carriera italiano).
“L’azienda italiana di design ha dimostrato che, espandendo sensibilità e gusto, si potenzia la capacità umana di connettere testa, cuore e mani: un valore che noi associamo all’artigianato e incorporiamo nell’accezione italiana, dunque umanistica, di design.” (Rodrigo Rodriquez, vincitore del premio alla carriera italiano).
“Nella complessità delle società contemporanee si trova sempre e ovunque qualcuno che sta facendo qualcosa di inaspettato e che va nella direzione giusta. Cioè qualcuno che ha trovato come affrontare e risolvere un problema, ridefinendolo e creando, al tempo stesso, una nuova socialità.” (Ezio Manzini, vincitore del premio alla carriera italiano).
Un sentito ringraziamento va a questi personaggi che il Compasso ha premiato per il loro ruolo di promotori del Design.
Editoriale di Renata Sias, direttore WOW!
Didascalie (da sinistra):
Flap di Caimi Brevetti (ADI Design Index 2014) design Alberto Meda, Francesco Meda. (Design per il lavoro): “Compasso d’Oro per un sistema versatile e libero che indica una nuova soluzione per un problema invisibile come i suoni e i rumori”.
Vela di Tecno (ADI Design Index 2015) design Lievore Altherr Molina (Design per il lavoro) “Compasso d’Oro per una ricerca che risulta in un prodotto elegante, leggero, tecnologico e solido integrando in modo brillante ergonomia ed estetica”.
Add di Lapalma (ADI Design Index 2015) design Francesco Rota (Design per il lavoro) “Menzione speciale. Sistema modulare di sedute e schienali per la progettazione di aree di attesa o ambienti lounge”.
Parete SC&A di Unifor (ADI Design Index 2014) design Pierluigi Cerri, Alessandro Colombo – Studio Cerri & Associati (Design per il lavoro) “Menzione speciale. Lascia a vista solo le pareti vetrate e alleggerisce la percezione degli spazi chiusi per disegnare un ambiente di lavoro permeabile, razionale e confortevole”.