
In un contesto dominato dalla tecnologia e da un’eccessiva domesticità, la creazione contemporanea, si fa ispirare dalla natura selvaggia, incontaminata, autentica, grezza, ancora estranea all’intervento umano.“Wild” è il tema ispirante di Maison&Objet Paris 2016 e i designer, identificati come nuovi sciamani, si fanno interpreti dell’era in cui l’immaginazione conta più del prodotto e lo sviluppo è legato alla ricchezza delle diversità.
A Parigi abbiamo respirato la suggestione, forse un po’ confusa tra tante proposte, di questa poetica del “selvaggio” negli spazi, nelle arti decorative e plastiche, nello stile di vita: forme irregolari e indefinite, colori come il giallo oro (colore dell’anno di Akzo Nobel), il verde smeraldo, il blu petrolio, il kaki, il marrone terracotta, il bronzo, l’antracite, materiali come il marmo e il velluto. Ancora bronzo, nero opaco e oro nelle finiture; tessuti e tappezzerie con texture fantasia, soprattutto striate.
Il color “tortora”, che sembrava essere diventato un classico, è scomparso. “Perché è tornata la voglia di distinguersi e di esprimersi”, il messaggio del trend-setter, François Bernard, art director di Maison&Objet Paris, è seducente.
Interviste con i designer protagonisti di Maison&Objet 2016: Eugeni Quitllet, Adrey Fu, François Bernard.
Abbiamo incontrato a Parigi alcuni dei protagonisti di Maison&Objet 2016 per capire se, come già è emerso in articoli che abbiamo pubblicato su WOW!, possiamo ipotizzare una contaminazione “selvaggio” anche dei nostri uffici.
“L’ambiente di lavoro deve essere funzionale, ma sempre più rivolto al benessere fisico e psicologico, alla possibilità di potersi distrarre e giocare: luce naturale, aria fresca, spazio per il pilates, grandi palloni, bevande naturali e non solo il caffè della macchinetta” ci tranquillizza François Bernard.
Abbiamo quindi rivolto ai tre designer questa domanda:
E’ più stimolante progettare per un ambiente residenziale o per spazi collettivi?
Per Eugeni Quitllet, nominato designer dell’anno Maison&Objet 2016, non c’è differenza: “L’intensità e l’approccio sono gli stessi. Nei miei progetti cerco sempre di evocare qualcosa di unico che vada oltre il prodotto. L’oggetto è solo un mezzo per il sogno e l’immaginazione.”
La collezione trasparente composta da quattro oggetti da scrivania disegnati da Quitllet per Lexon si chiama appunto “Dream Tools” ed evocano fluidi paesaggi rovesciati.
Interessante è il suo rapporto con lo spazio di lavoro: “Non riuscirei a concepire la mia vita senza una commistione tra tutto il mio vissuto, ambiente familiare e lavorativo: la condivisione contribuisce a dare senso a quello che faccio.”Per il giovane Adrey Fu, designer dell’anno Maison&Objet Asia 2016 (marzo 16), fondatore dello studio AFSO di Hong Kong:
“L’ufficio dovrebbe essere l’estensione dello spazio di interazione e comunicazione tra le persone. A livello funzionale ci sono delle differenze rispetto agli altri ambienti collettivi, ma potenzialmente l’approccio è lo stesso: l’ufficio dovrebbe abbracciare ed esprimere lo spirito residenziale, fatto di spazi ampi e aperti, grandi terrazze, ambienti che favoriscano lo scambio tra le persone. Dobbiamo sempre ricordare che il lavoro è una parte importante della nostra vita.”
François Bernard, trend-setter e art director di Maison&Objet Parigi 2016, racconta la propria esperienza:
“Quando ho scelto il mio ufficio, ho voluto che fosse come la mia casa e progressivamente ho unito l’ambiente domestico e lavorativo. Per 5 anni ho vissuto in un unico spazio. Poi mi sono stancato. Ho imparato che c’è un tempo per ogni cosa: un tempo per lavorare, un tempo per riposare.”
La conclusione di Bernard, che rimanda alla saggezza biblica del Qohelet, ci suggerisce di ricercare sempre l’equilibrio. Nell’uso del tempo, nel design e nello spazio.
E se la nuova tendenza è il ritorno alla natura “selvaggia” e ai designer “sciamani”, un po’ di equilibrio è auspicabile!
Testo di Silvia Fattore
Didascalie
1,2 Café Wild a Maison&Objet Parigi 2016, design Fillioux&Fillioux.
3 Wild. Cover dei Cahier d’Inspirations n°28, design Laforge.
4 Panca Olmo in fibra di vetro design Verter Turroni e Domenico Resmini, Laboratorio dell’Imperfetto.
5 Wild Vasi esposti a Maison&Objet , design di Anne-Emmanuelle Thion.
6 Piatti e ciotole Wild nell’area Les Talents à la Carte. Design Troels Flensted.
7 Cos Urban Landscape, design André Fu, Créateur de l’Année Maison&Objet Asia
8 Accessori per scrivania Dream Tools, Lexon, deign Eugeni Quitllet.