
Nella video intervista riflettiamo con Giulio Arnoldi, amministratore unico di Hw Style, sul ruolo centrale che la natura e la sostenibilità hanno assunto durante la Milano Design Week 2021.
Al supersalone e nel fuorisalone mai si era vista una così alta presenza di piante e di eventi dedicati all’outdoor. Non una moda, ma l’indicatore di un cambiamento in atto nei nostri stili di vita.
L’integrazione del verde nel design nasce dall’attenzione al benessere delle persone.
E grazie alla creatività dei progettisti, il design biofilico può essere applicato in ogni campo e su ogni scala.
Da qualche anno il verde e la biofilia sono sempre più legati al design. Qualcosa è radicalmente cambiato: in passato il verde era un elemento complementare e decorativo, oggi è parte integrante del design e anche della nostra vita.
Non si tratta di una moda, ma di una esigenza reale; c’è un’attenzione diversa al benessere dell’utente e la consapevolezza che le piante e la natura ci fanno stare bene, una cognizione amplificata dalla pandemia che ha cambiato i nostri stili di vita e i nostri valori.

Anche le richieste del mercato sono cambiate: tradizionalmente le piante venivano aggiunte alla fine del progetto per abbellirlo, oggi sono richieste già in fare progettuale, il verde entra a far parte del progetto come elemento architettonico, anche negli ambienti di lavoro.
Il concetto che l’ufficio debba essere una fonte di benessere è ormai sdoganato e attraverso il progetto del verde il workplace può diventare un luogo più vivibile.

Il verde è una materia che stimola i progettisti che ne stanno esplorando diverse dimensioni e orientamenti: pareti vegetali, boschi verticali, piante sospese a soffitto… HW Style asseconda la creatività dei designer e questi nuovi modi di introdurre il verde nei nostri ambienti di vita cercando sempre nuove tecniche realizzative.
Gli eventi ai quali HW Style ha partecipato durante la MDW, che applicano il verde su scale diverse, ne sono un esempio.
Sul piano dell’industrial design è stato lanciato Level, un sistema modulare per outdoor firmato da Progetto CMR che accosta elementi e materiali diversi (cemento, legno, graniglia, piante, illuminazione) e permette di arredare gli spazi esterni in modo completo con sedute, tavoli, panche, piccole specchiature di acqua e naturalmente tanto, tanto verde.

Parla di verde come possibilità di riqualificazione urbana l’installazione Let’s Break It Up! di LAND (Andreas Kipar) nel piazzale della Triennale Milano. Un bosco urbano nato dalle macerie di una demolizione;
“un messaggio forte di rottura degli schemi e del cambio di paradigma necessario verso la transizione ecologica dove la natura viene messa al primo posto, libera di ri-prendersi il suo spazio vitale!”, come spiega il progettista.
Uno spazio simbolico che evoca e anticipa il grande progetto LOC (Loreto Open Community) vincitore del concorso promosso da Reinventing Cities per la rigenerazione di Piazzale Loreto a Milano e dell’area circostante.
